Sabato 28 marzo alle ore 17.00 sarà inaugurato il Meus, il primo museo in Europa dedicato alla storia degli studenti, istituito dall’Università di Bologna.
Il progetto del museo è partito dieci anni fa, con l’obiettivo di rendere omaggio alla componente studentesca della “città degli studenti”: l’Università di Bologna è infatti il primo ateneo italiano per numero di studenti Erasmus e fuorisede, nonché il più antico del Vecchio continente, con i suoi 921 anni di storia.
A titolo di “simbolo della goliardia”, all’inaugurazione di sabato sarà presente Renzo Arbore per “tenere a battesimo” il nuovo museo.
I documenti e gli oggetti del Meus, acquistati o provenienti da donazioni, raccontano l’evoluzione del ruolo degli studenti universitari dal XIII al XX secolo, con ampio spazio al tema della “goliardia”.
L’obiettivo principe del nuovo museo è infatti quello di riscattare la componente studentesca, “una componente ingiustamente dimenticata all’interno della storia dell’Università, eppure essenziale quanto i docenti”, come spiega il Rettore Pier Ugo Calzolari (l’Università di Bologna nacque infatti come associazione di studenti).
Per rinsaldare la centralità passata e presente degli studenti, all’ingresso del Meus è stata collocata una stele che elenca i nomi dei circa 540 “Rettori degli studenti”, ovvero gli studenti che ricoprirono il ruolo di rettore prima che tale funzione passasse in mano a delegati ecclesiastici.
Il Meus si trova a Bologna, Palazzo Poggi, in Via Zamboni, 33.
Il giorno dell’inaugurazione gli ingressi saranno scaglionati per gruppi composti da un massimo di 25 persone.
Dal 31 marzo il museo sarà visitabile gratuitamente dal martedì al venerdì dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore 14.00 alle 16.00; sabato e domenica dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 17.30.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito internet dell’ateneo, o possono essere richieste telefonicamente al numero: 051-2088545.