Forte di una storia e una tradizione che non hanno bisogno di presentazioni, l’Università di Bologna è al vertice della classifica Censis 2014 dei mega atenei. L’Alma Mater si riconferma al top nella propria categoria – che comprende le università con più di 40mila iscritti – ottenendo un punteggio medio di 97,8 ed eccellendo soprattutto sul piano dei contenuti web (in cui fa punteggio pieno, 110) e delle borse (104).
Al secondo posto della classifica Censis 2014 dei mega atenei si riconferma l’Università di Padova, che totalizza 92,6 punti e brilla soprattutto per i propri contenuti web (110). Terza, in salita di una posizione rispetto al 2013, è l’Università di Firenze (90,4 di media). Dietro il terzetto di tesa c’è Torino (85,8), che guadagna un posto e precede Pisa. L’ateneo toscano perde due posizioni rispetto all’anno scorso e si ferma a 85,6 punti.
Il sesto posto della classifica Censis 2014 dei mega atenei spetta a Bari, che fa un notevole balzo in avanti rispetto al 2013, quando fu terzultima, e totalizza un a media di 85,2 punti (+6,2). Una posizione in meno, invece, per La Sapienza: l’ateneo italiano con il più alto numero di iscritti, pur ottenendo 2,5 punti di media in più rispetto all’anno scorso, deve accontentarsi della settima piazza. Anche l’Università di Palermo scende di un posto, piazzandosi ottava con una media di 81 punti.
In coda alla classifica Censis 2014 dei mega atenei finiscono la Statale di Milano, che si ferma a 80 punti, l’Università di Catania che, pur ottenendo 0,8 punti in più di media, è penultima come nel 2013 e la “Federico II” di Napoli, che si conferma fanalino di coda. L’ateneo campano totalizza appena 73,6 punti e paga soprattutto la scarsa performance quanto a borse di studio, indicatore in cui ottiene il punteggio minimo, 66.
Riguardo ai singoli indicatori, si segnala che i migliori servizi sono ancora quelli dell’Università di Pisa (94), mentre Bologna è prima per borse (104), strutture (93), web (110, a pari merito con Padova) e internazionalizzazione (110).