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Medicina, addio al test d’ingresso dall’anno prossimo?

da | Ott 2024 | Ammissione | 0 commenti

Un nuovo orizzonte si apre per gli aspiranti medici in Italia. Il senato ha proposto una nuova riforma per regolare l’accesso alla facoltà di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria, dove il test verrà abolito e la graduatoria sposta al secondo semestre.

La proposta è avanzata dai presidenti della commissione dell’Istruzione e della Sanità che mirano ad eliminare il test di ammissione già da tempo e rendere il primo semestre ad accesso libero per tutti. Praticamente, chi voglia iscriversi alla facoltà di Medicina, dal prossimo anno avrà la possibilità di accedere ai primi sei mesi di lezione senza dover superare alcun esame.

Ma non bisogna pensare che quindi ora l’accesso a Medicina sarà una passeggiata.. anzi!

Come cambia l’accesso alla facoltà di Medicina

Come già detto, gli studenti avranno libero accesso ai primi sei mesi di lezioni, ma al termine del primo semestre, verrà fatta una valutazione in base ai risultati ottenuti negli esami previsti in questo lasso di tempo. Infatti, gli alunni avranno libero accesso alle lezioni ed agli esami, tuttavia dovranno soddisfare determinati criteri per superare il primo semestre. La graduatoria nazionale verrà stilata in base ai crediti formativi acquisiti agli esami, che definirà chi potrà continuare gli studi nel secondo trimestre.

Quali sono i vantaggi e svantaggi del primo semestre libero?

Questo nuovo sistema proposto presenta dei punti a favore e dei punti a sfavore rispetto al vecchio metodo.

Tra i vantaggi sicuramente abbiamo una maggiore inclusività, permettendo a chiunque di poter partecipare alle lezioni di Medicina indipendentemente dal proprio background o dal livello di preparazione pregressa. Tutti i candidati avranno la stessa possibilità di dimostrare la propria determinazione e passione per questa meravigliosa branca. La valutazione sarà basata su risultati inerenti al corso di studio andando ad eliminare il test, spesso criticato per la sua superficialità e la sua struttura, reputata estranea alla materia secondo il parere di tanti candidati ed esperti. L’abolizione del test di Medicina comporterà anche un effettivo calo del livello di stress tra gli alunni, che potranno affrontare il primo semestre con maggior serenità e sicuri di essere valutati su competenze inerenti al corso.

Nonostante i numerosi vantaggi però, il nuovo sistema presenta anche delle sfide da risolvere. La principale è l’aumento inevitabile dei posti disponibili per ospitare tutti gli studenti che vorranno partecipare al primo semestre, fornendo strutture e risorse (docenti, strumenti, laboratori ecc) per l’adeguato svolgimento delle lezioni. Sarà necessario inoltre organizzare gli esami in modo tale da renderli uniformi in tutte le facoltà di Medicina, affinché vi siano eliminate le disparità fra atenei sviluppando un criterio di valutazione uguale per tutti.

Un passo in avanti per l’istruzione sanitaria

Con la nuova riforma per l’accesso alla facoltà di Medicina avremo un sistema di valutazione considerato più equo e meritocratico, basato sulle reali competenze e skills che gli alunni svilupperanno durante le lezioni. Se ben articolato e strutturato, questo sistema rivoluzionerà il panorama dell’istruzione sanitaria nel nostro paese, migliorandone la qualità e la formazione e rispondendo in maniera adeguata alla crescente domanda di personale sanitario che abbiamo in Italia.

La nota positiva è che con l’introduzione di questo metodo, chiunque non sarà in grado di superare il primo semestre, ma comunque ha collezionato dei crediti formativi, avrà la possibilità di iscriversi ad altri corsi di laurea che riconoscono gli stessi crediti. In questo modo si evita di perdere un anno accademico, rappresentando una maggiore flessibilità nella scelta del percorso formativo.

Un futuro da scrivere per la facoltà di Medicina

Il cambiamento potrebbe aprire un nuovo capitolo per il futuro della istruzione sanitaria in Italia. Sarà necessario monitorare e comprendere i passaggi da dover migliorare o modificare in questo sistema ed analizzare il possibile impatto sia nel mondo lavorativo, che quello universitario. Solamente il tempo ci dirà se questa rivoluzione porterà ai risultati che ci si aspettano.

E voi cosa ne pensate? Siete favorevoli a questi cambiamenti o contrari? Pensate che il test d’ingresso alla facoltà di Medicina debba essere abolito? Fateci sapere la vostra!

Con la nuova riforma per l’accesso alla facoltà di Medicina avremo un sistema di valutazione considerato più equo e meritocratico, basato sulle reali competenze e skills che gli alunni svilupperanno durante le lezioni.
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