Nonostante tutto, però, le matricole depresse, secondo lo studio francese, raramente si rivolgono ad uno specialista per farsi aiutare, solo il 30,5% lo fa. Questi sono i principali risultati di una ricerca francese effettuata nelle università della Regione Provence-Alpes-Còte d’Azur (Paca) e pubblicati su BeH (Bollettino dell’Istituto di vigilanza sanitaria francese), su un campione di 1.723 matricole, iscritte tra il 2005-2006, con una media di età di 19 anni.
“Un’età in cui alcune turbe appaiono o si sviluppano”, spiegano i ricercatori guidati da Valerie Guagliardo dell’Inserm e dell’universitè Aix-Marseille. Più “fragili” le ragazze: un terzo di loro soffre infatti di questo tipo di disagi contro un quarto dei ragazzi.
In generale i disturbi riguardano il 25,7% degli studenti (28,2% donne, 21,6% uomini). Nel 15,7% dei casi si tratta di ansia, mentre il 10% del campione ha più disturbi concomitanti, l’8,9% depressione, oltre 8% turbe legate all’uso di alcol e droga.
Per più della metà (51,7%) dei ragazzi “disturbati” il disagio contribuisce sull’equilibrio psichico molto negativamente: in particolare sulla capacità di concentrazione (nel 40% dei casi), sulle relazioni con gli amici e i familiari (27%) e sulle relazioni sociali (26,8%). Un problema amplificato per i giovani che soffrono contemporaneamente di depressione e di ansia: in questo caso il 76,6% degli studenti ha ripercussioni serie su studi e lavoro.