LINK: "Nuova Università, ecco le proposte degli studenti"
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L’istruzione terziaria? Gli studenti la vorrebbero così. LINK presenta la ‘Nuova Università’

da | Ott 2015 | News | 0 commenti

Dopo la Buona Scuola, la Buona Università? No, il futuro si chiama “Nuova Università”, perché l’istruzione terziaria che verrà è una materia sulla quale si debbono esprimere gli studenti. La pensa così LINK – Coordinamento universitario, associazione studentesca che ha appena raccolto le proposte che vengono “dal basso” in uno studio di 39 pagine. Per anticipare le mosse del governo e dettare all’esecutivo contenuti, modi e tempi di intervento per l’annunciata riforma del sistema universitario.

La ragione per la quale è nato il documento “Nuova Università” è semplice: il processo decisionale in materia di revisione dell’istruzione terziaria deve essere il più democratico possibile. Per riuscirci, LINK ha deciso di fare un balzo in avanti, proponendo un modello sul quale discutere preventivamente con tutti gli attori del mondo accademico, per evitare che ancora una volta la riforma cali dall’alto e non resti altro da fare che contestare e contrastare provvedimenti contingenti di matrice governativa.

 

Ma cos’è la “Nuova Università” che hanno in mente gli studenti? Il futuro che i giovani sognano per l’istruzione terziaria prevede una rivoluzione totale e radicale dell’esistente, che renda il sistema più inclusivo e aperto, livelli le differenze tra Nord e Sud e riaffermi il ruolo di argine delle disuguaglianze che sarebbe proprio dell’università. Dopo le ultime riforme, infatti, gli studenti ritengono di non aver nulla da difendere. La situazione venutasi a creare non piace loro affatto e l’unica soluzione è cambiare tutto.

La “Nuova Università”, insomma, dovrebbe prima di tutto essere di tutti e aperta a tutti, lontana dalla struttura feudale che oggi caratterizza il mondo accademico, dominato dai “baroni”, e non più subordinata – denunciano gli studenti di LINK – a logiche di mercato che vogliono lavoratori sempre più precari e con competenze sempre più scarse.

Insieme alla proposta, tuttavia, ci sarà ancora la protesta. LINK ha infatti annunciato una serie di incontri e mobilitazioni per l’autunno, non solo per discutere del nuovo modello del sistema universitario, ma anche per contestare le norme attualmente in vigore e spingere il governo a recedere da quelle che sembrano le sue intenzioni, che – retorica a parte – sembrano ancora collocarsi nel solco delle passate riforme.

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