numero chiuso proposta lega
Precedenza agli
studenti lombardi nelle facoltà a
numero chiuso e maggiori privilegi per il diritto allo studio. La notizia è uscita sulla
Repubblica di Milano e già fa discutere. Si tratta dell’ultima trovata della
Lega Nord che dopo aver tappezzato di simboli di partito la scuola di Adro, in provincia di Brescia, adesso chiede, in un apposito emendamento presentato in Regione, uno speciale riconoscimento agli studenti della Lombardia.
Il motivo? Gli studenti lombardi partono “
svantaggiati“, così ha spiegato il consigliere regionale Massimiliano Orsatti della Lega, riferendosi al fatto che attualmente le facoltà a numero chiuso per i
test d’ammissione selettivi, tengono conto del
voto di maturità. Per la Lega non si tratterebbe di un criterio valido di valutazione perché le regioni del sud sono più “generose” e quindi non verrebbe adeguatamente riconosciuto il valore degli studenti settentrionali.
Quindi il partito di Bossi chiederà l’eliminazione del peso del voto di maturità nei test d’ammissione delle facoltà a
numero chiuso – peraltro attualmente molto basso, visto che viene considerato solo in caso di parità di punteggio – e una “corsia preferenziale” per gli studenti che risiedono da almeno cinque anni in Lombardia.
Penso che sia un’altra provocazione inutile. Sono una studentessa di Bergamo e ho sostenuto quest’anno i test di ammissione per la facoltà di Medicina, in cui il voto di maturità conta solo in caso di parità assoluta di tutti i punteggi parziali del test, evento che si verifica assai raramente.
Penso che il test di ammissione sia necessario, inoltre la preparazione (L’UNICA cosa che conta nel test) degli studenti del Nord non dovrebbe essere svantaggiata da una – presunta – maggiore “generosità” al Sud.
Nelle singole sedi dell’università ha diritto ad essere ammesso chi fa il punteggio migliore. Indipendentemente dalla sua provenienza.