Continua la disparità di genere per le Lauree STEM. Resta ancora troppo bassa la percentuale delle donne che intraprendono un percorso universitario negli studi scientifici STEM, che ricordiamo essere l’acronimo di Science, Technology, Engineering and Mathematics.
Infatti, stando all’ultimo rapporto Anvur, presentato lo scorso 17 gennaio aveva il focus su “Analisi di Genere” le donne che scelgono di iscriversi ai corsi laurea scientifici sono solo il 39.3% rispetto al 60.7% degli uomini.
La maggior parte delle neodiplomate continua a orientarsi verso facoltà umanistiche, sociopolitiche o sanitarie, con sorpresa a medicina le donne sono più del doppio degli uomini iscritti.
Uno sguardo al Rapporto
Come evidenziato da numerose analisi relative alla partecipazione femminile agli studi nelle discipline STEM, esiste un gender gap che porta con sé rilevanti effetti sull’occupazione femminile – dice il report – in settori considerati emergenti. I dati su immatricolati e iscritti confermano come gli ambiti di studio Economico, Giuridico e Sociale, Artistico, Letterario e dell’Educazione, e Sanitario e Agro-Veterinario siano caratterizzati da una popolazione studentesca in maggioranza femminile, diversamente da quanto si osserva nell’ambito delle discipline STEM per le quali la quota di studenti uomini è invece prevalente e si mantiene pressoché stabile negli anni considerati.
Emerge come la componente femminile sia prevalente nell’ambito delle discipline umanistiche, quelle sociali e quelle sanitarie, mentre la componente maschile è predominante nelle aree STEM. Per quanto riguarda nello specifico l’Area Sanitaria e Agro-Veterinaria, il numero di donne negli anni considerati è sempre superiore a quello degli uomini, sebbene a partire dall’a.a. 2011/12 si osservi una diminuzione progressiva nelle immatricolazioni e iscrizioni delle donne, a fronte di un incremento degli uomini. Riguardo gli altri ambiti di studio, sia la componente maschile che quella femminile presentano un andamento negli anni considerati abbastanza stabile.
Una nota positiva la troviamo nell’analisi temporale, infatti per le aree STEM, c’è un incremento piuttosto significativo nelle immatricolazioni delle donne nell’a.a. 2021/22 rispetto all’a.a. 2011/12 al Nord Ovest (+32% donne rispetto al+25% degli uomini), al Nord-Est (+29% donne rispetto al +25% degli uomini), una situazione omogenea al Centro (+18% sia per le donne che per gli uomini), un incremento delle sole immatricolazioni maschili al Sud, che è pari al 16%, e infine si osserva un andamento di maggiore equilibrio di genere nelle aree STEM nelle Isole (+30% per le donne; +33% per gli uomini).