Il dado è tratto ormai per moltissime matricole che ormai da diverse settimane hanno fattola propria scelta accademica. Eppure la domanda se la fanno ancora in molti, specialmente in tempi di crisi: qual è la laurea migliore per trovare un lavoro? Un articolo di oggi sul Corriere della Sera risponde in parte al dilemma facendo riferimento a due indagini recenti condotte rispettivamente da Vulcano-Stella, sui laureati usciti dall’Università Milano Bicocca nel 2010, e da Soul (Sistema d’orientamento università e lavoro) che annovera 8 atenei laziali.
Al Centro Italia la laurea più gettonata sembra essere quella in economia, almeno stando alla classifica Soul che si basa su oltre 1200 offerte di lavoro pubblicate sul portale. Al secondo posto troviamo ingegneria, entrambe sono richieste in 4 annunci di lavoro su 10.
Al terzo posto troviamo informatica. Tra le meno richieste invece comunicazione, ingegneria dell’informazione, giurisprudenza, statistica e scienze politiche. Manca la voce medicina, probabilmente perché in questo settore i canali di reclutamento sono altri.
Infatti alla Bicocca sono i medici gli “specialisti” più richiesti sul mercato, ad un anno dalla laurea, con un tasso di occupati vicino all’82 per cento. Poi gli statistici e al terzo posto gli economisti, che hanno trovato lavoro nella misura del 77 per cento. La percentuale scende al 70 per i laureati di scienze della formazione, mentre il rapporto con il lavoro comincia ad essere burrascoso per i laureati in sociologia e scienze matematiche, fisiche e naturali (65 per cento). Dura per gli psicologi: solo uno su due aveva un lavoro a giugno e si scende a un occupato su tre per i laureati in giurisprudenza.
Non si trascuri ingegneria: alla Bicocca non è presente ma una precedente indagine del Politecnico di Milano parlano di un 94 per cento di occupati, mentre la quota – sempre a 12 mesi dalla laurea – è superiore all’80 per centro tra architetti e designer.