Ingegneri e specialisti in Scienze giuridiche: questi saranno i profili professionali ad alto livello di specializzazione più ricercati dal mercato del lavoro fino al 2015. Lo rivela la classifica Censis-Repubblica del 2012. Come ogni anno, la guida per orientarsi nel mondo universitario italiano include anche una graduatoria dei laureati maggiormente richiesti dalle aziende.
Al primo posto ci sono le lauree in Ingegneria: nello specifico, spiccano per livello occupazionale gli ingegneri meccanici, metallurgico-minerari, gli elettrotecnici, gli ingegneri elettronici e delle telecomunicazioni, gli ingegneri chimici e quelli civili. Complessivamente, secondo i dati, l’85 per cento dei laureati in Ingegneria troverà lavoro entro 3 anni dalla laurea. Inoltre le aziende prevedono di assumere personale in questo campo per ben 42.872 unità entro 3 anni, con un incremento occupazionale del settore del 12,5 per cento nell’arco di 5 anni (2010-2015).
Al secondo posto si piazzano i laureati in Giurisprudenza, in particolare coloro che intraprenderanno la carriera di esperti legali in imprese ed enti pubblici. Per essi si prevedono future assunzioni per più di 59.000 risorse entro 3 anni. A seguire, molto buone sono le prospettive lavorative dei laureati nel campo dell’educazione e della formazione: crescerà, infatti, la richiesta di consiglieri dell’orientamento, formatori ed esperti in progettazione formativa e curricolare. Per questi profili, è previsto un incremento di personale per oltre 42mila unità tra il 2012 e il 2015.
Vi sono poi buoni sbocchi professionali per architetti e urbanisti (32mila nuove assunzioni in 3 anni), per i laureati in Scienze economiche e sociologico-antropologiche (+ 8,8 per cento), per coloro che si specializzeranno in Scienze linguistico-letterarie (+4,3 per cento), in Scienze gestionali e commerciali (+3,2 per cento) e in Medicina (+2,7 per cento). Nel dettaglio, gli specialisti in Scienze gestionali e commerciali ottengono il primato per il volume di assunzioni previste entro il 2015, pari a più di 76mila unità.
Complessivamente a fine 2015, i datori di lavoro avranno assunto in media il 9,2 per cento in più di laureati rispetto al 2010. Per i diplomati, invece, il tasso di crescita sarà quasi la metà (5 per cento), mentre per le professioni che prevedono un basso grado di istruzione si registrerà un trend negativo (-1,6 per cento). Ciò conferma che il possesso di una laurea è ancora importante per ottenere un lavoro più qualificato e maggiormente remunerato.
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