Perché prendere una laurea in Storia dell’arte? Potrebbe sembrare una domanda non banale, trattandosi di un percorso di studi non particolarmente gettonato e con prospettive professionali meno favorevoli rispetto ad altri.
Come per qualunque altro itinerario formativo, la risposta più ovvia è: per passione. Qualunque corso universitario, se ci si iscrive senza una reale propensione e un’adeguata motivazione, rischia di concludersi negativamente e senza il raggiungimento del titolo.
In pochi altri casi, però, la passione assume una dimensione così fondamentale nella scelta. Per conseguire una laurea in Storia dell’arte, infatti, si richiede prima di tutto una spiccata sensibilità verso il “bello”. Se vi emozionate profondamente davanti a un capolavoro di Michelangelo o di Picasso e la vostra vacanza ideale non può prescindere da visite a musei e monumenti, questa potrebbe essere la scelta ideale.
Ma passione e sensibilità non sono sufficienti. Uno storico dell’arte ha bisogno anche di altre caratteristiche. Prima di tutto grandi capacità analitiche, perché studiare un quadro o una statua è un po’ come risolvere un giallo. Non solo è necessario saperne cogliere tutti i dettagli, ma anche comprendere le intenzioni dell’autore e i significati nascosti sotto la superficie.
Per riuscire in questi difficili compiti si richiede una approfondita conoscenza della storia. Ogni opera d’arte, infatti, è inserita in uno specifico contesto storico e socio-culturale. E poi occorrono anche conoscenze tecniche, per valutare l’esecuzione.
Insomma, la laurea in Storia dell’arte è un percorso che permette di acquisire competenze trasversali in ambito umanistico e artistico e garantisce un grande arricchimento sul piano culturale e cognitivo.
Laurea in Storia dell’arte: le tipologie di corsi
I corsi di laurea in Storia dell’arte di primo livello afferiscono alla classe triennale di Beni culturali (L-1). Questi percorsi di studio non sono esclusivamente dedicati alle discipline storico-artistiche, ma forniscono una formazione trasversale in merito ai principali ambiti dei beni culturali (archeologico, artistico, musicale e archivistico/biblioteconomico). Inoltre, garantiscono un’approfondita preparazione umanistica di base.
Nella maggior parte degli atenei che li propongono questi corsi sono ad accesso libero. Esistono, tuttavia, alcune università che prevedono il numero programmato e richiedono il superamento di un test d’ammissione per potersi immatricolare.
Dopo aver ottenuto il titolo di primo livello, sarà possibile specializzarsi e conseguire una laurea in Storia dell’arte di tipo magistrale. Per farlo occorrerà scegliere uno dei corsi appartenenti alla classe di Storia dell’arte (LM-89).
L’accesso ai percorsi magistrali è quasi ovunque libero e le università che li includono nella propria offerta formativa sono numerose e sparse su tutto il territorio nazionale.
Laurea in Storia dell’arte: cosa si studia
L’itinerario didattico dei corsi di laurea in Storia dell’arte prevede lo studio di una serie di materie di base di ambito demoetnoantropologico e filologico-letterario. Tra gli insegnamenti principali ci sono:
- Letteratura italiana;
- Letteratura italiana contemporanea;
- Filologia classica;
- Lingua e letteratura greca;
- Lingua e letteratura latina;
- Antropologia.
Una particolare attenzione è riservata allo studio delle discipline storiche, in una prospettiva che abbraccia dalla preistoria all’epoca attuale. In particolare, gli studenti sono chiamati a sostenere esami di Storia greca, Storia romana, Storia medievale, Storia moderna e Storia contemporanea.
Questo primo gruppo di insegnamenti permette di acquisire la conoscenza dei contesti storico-culturali nei quali si sono sviluppati i vari movimenti e le varie correnti artistiche.
Il possesso di queste competenze fondamentali fa sì che si possano affrontare le discipline specialistiche della laurea in Storia dell’arte. Tra esse, le principali sono quelle che appartengono all’area storico-artistica. Si approfondiscono soprattutto Storia dell’arte medievale, Storia dell’arte moderna e Storia dell’arte contemporanea.
Un rilievo importante è dato anche a insegnamenti di tipo filosofico e metodologico, appartenenti ai settori scientifico-disciplinari di Estetica, Filosofia e teoria dei linguaggi, Museologia e critica artistica e del restauro.
La formazione degli studenti prevede l’acquisizione di competenze informatiche e di lingua inglese e lo svolgimento di un periodo di stage o tirocinio curricolare prima della discussione della tesi.
Gli sbocchi professionali
Coloro che hanno ottenuto una laurea in Storia dell’arte potranno svolgere funzioni di responsabilità in sovrintendenze a livello locale e nazionale e in musei e fondazioni culturali pubblici e privati.
Inoltre, potranno trovare collocazione nel mondo dell’editoria e della pubblicistica generalista e specializzata, occupandosi di informazione e critica d’arte. Potranno altresì essere assunti da enti e società che operano nel campo dei media e della comunicazione multimediale, dell’organizzazione di mostre ed esposizioni temporanee e permanenti, della realizzazione e della promozione di eventi inerenti al settore dell’arte.
Con la laurea in Storia dell’arte si possono pure esercitare attività professionali di consulenza specialistica per l’educazione alla conoscenza del patrimonio storico-artistico, oltre a prestare consulenze e collaborazioni per la ricerca, lo studio e la valutazione di opere d’arte e pezzi d’antiquariato.
Un altro possibile sbocco occupazionale per i laureati di secondo livello è l’insegnamento nelle scuole medie e superiori. Questa carriera, tuttavia, è accessibile solo a chi è in possesso dei 24 CFU in discipline atropo-psico-pedagogiche e in metodologie e tecnologie didattiche richiesti dalla normativa vigente.
Vorrei sapere se esiste la laurea in storia dell’arte fornita in line da qualche università