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Laurea in scienze politiche: specializzazioni e sbocchi

da | Lug 2022 | Ammissione, Orientamento universitario | 0 commenti

In un periodo storico così particolare e delicato che mette in crisi la stabilità mondiale, la Laurea in Scienze Politiche potrebbe avere un ruolo decisivo e fondamentale.

I giovani che desiderano iscriversi a questa facoltà sono molti, tutti sicuramente appassionati alle discipline politico-sociali trattate. Infatti, la competizione sul mercato del lavoro in questo ambito è molto elevata. Si stima effettivamente un tasso del 20% di disoccupazione a un anno dal conseguimento della laurea triennale in Scienze Politiche.

In questo contesto, a quanto pare, una specializzazione dopo il percorso di laurea triennale potrebbe fare la differenza. Come per tutti gli altri ambienti, anche in questo i nuovi trend e le specializzazioni a loro associati possono offrire nuovi e vantaggiosi sbocchi lavorativi.

Cosa si studia nella facoltà di Scienze Politiche?

Il corso di laurea in Scienze Politiche fornisce una grande quantità di conoscenze legate al tema delle relazioni internazionali che possono avere un focus differente a seconda dell’indirizzo che si ha intenzione di scegliere.

Infatti, il corso presenta diversi curricula che, comunque, toccano soprattutto insegnamenti relativi all’area economica e giuridica.

In generale, gli indirizzi principali del corso di Scienze Politiche sono:

  • storico-politico;
  • politico-amministrativo;
  • politico-sociale;
  • politico-economico;
  • politico-internazionale.

Le materie principali di Scienze Politiche, indifferentemente dai dal percorso scelto, sono diritto pubblico e privato, economia (aziendale e/o politica), sociologia, storia (soprattutto quella contemporanea) e inglese.

Il corso di laurea non è a numero programmato, ma può essere a numero chiuso in alcune università. In questo caso, lo studente dovrà superare un test d’ingresso previsto e strutturato dall’ateneo scelto. In generale, le domande previste da tale test riguardano l’area matematica, di logica e di comprensione verbale.

Cosa fare dopo la Laurea in Scienze Politiche?

Dopo la laurea triennale in Scienze Politiche, come abbiamo già accennato all’inizio, è consigliabile continuare il percorso di studi per conseguire una specializzazione.

I possibili percorsi di laurea magistrale in questo ambito sono:

  • Relazioni Internazionali;
  • Scienze della Politica;
  • Scienze per la Cooperazione allo Sviluppo;
  • Studi Europei.

Ogni percorso fornirà delle competenze specifiche per formare dei professionisti pronti ad entrare nel mondo del lavoro.

Un’ottima alternativa alla magistrale, potrebbe essere quella di frequentare un master che potrebbe indirizzarti verso una formazione più specifica e dettagliata. I master della facoltà di Scienze Politiche sono molto numerosi e anch’essi si intersecano con altri studi come quelli di Politica Nazionale e Pubblica, economia, diritto, sociologia e psicologia.

Ora, però, scopriamo insieme gli sbocchi lavorativi per ogni piano di studio.

Sbocchi lavorativi:

Cosa si può fare dopo la laurea in Relazioni Internazionali?

Dopo la Laurea Magistrale in Relazione Internazionali, lo studente sarà un vero e proprio esperto in ambito diplomatico e internazionale.

Potrà quindi lavorare in contesti come quelli delle organizzazioni internazionali (come l’ONU, ad esempio) o dell’Unione Europea; negli uffici di enti pubblici e privati che hanno una visione internazionale; nelle organizzazioni pubbliche e private che si occupano della tutela dei diritti umani e nella Pubblica Amministrazione.

Cosa si può fare dopo la laurea in Studi Europei?

Più o meno, gli sbocchi lavorativi dopo una laurea magistrale in Studi Europei sono molto simili a quelli elencati nel caso delle Relazioni Internazionali.

La vera differenza tra i due, infatti, sta principalmente nel corso di studio. In questo caso, infatti, si ha la possibilità di seguire gli insegnamenti in lingua inglese e di sviluppare, quindi, delle capacità linguistiche molto approfondite e specifiche.

Con queste competenze, il futuro laureato potrà ricoprire ruoli di altissimo livello come quello di funzionario degli stati membri dell’Unione Europea. Un’alternativa molto allettante, potrebbe essere anche quella di ricoprire ruoli dirigenziali in aziende nazionali e internazionali.

Cosa si può fare dopo la laurea in Scienze per la Cooperazione allo Sviluppo?

Il corso di studio in questione, nello specifico, contribuisce a formare professionisti in grado di programmare e gestire delle iniziative di cooperazione che mirano alla crescita delle società in via di sviluppo.

I laureati con questa specializzazione potranno svolgere ruoli dirigenziali nella Pubblica Amministrazione e operare presso organizzazioni nazionali e internazionali e presso società private che operano nel campo della cooperazione allo sviluppo e del volontariato. In alternativa, il futuro professionista potrà lavorare presso istituzioni educative e della cooperazione sociale e culturale fra paesi con diverso livello di sviluppo.

Cosa si può fare dopo la laurea in Scienze della Politica?

Il corso di laurea magistrale in Scienze della Politica ha come obiettivo quello di fornire delle conoscenze approfondite in ambito giuridico-economico e politico-sociologico. In particolare, il corso mira a formare dei professionisti in grado di gestire le complesse problematiche della società globalizzata, prendendo in considerazione i cambiamenti dei modelli istituzionali sotto il punto di vista economico, sociale e giuridico.

I profili professionali formati da questo percorso di studio sono soprattutto specialisti nel gestire i problemi del personale e dell’organizzazione del lavoro e nel controllo in ambiti quali la pubblica amministrazione (sia a livello locale che regionale, ma anche nazionale), le istituzioni europee ed internazionali, le organizzazioni governative e non governative, quelle no-profit, gli enti pubblici e privati con specifiche esigenze collegate alla comunicazione istituzionale ed alle relazioni pubbliche.

Che lavoro si può fare con una triennale in Scienze Politiche

Senza un titolo di specializzazione, dopo la laurea triennale in Scienze Politiche si possono intraprendere comunque diversi percorsi lavorativi:

  • l’assistente parlamentare (anche a livello europeo): colui che segue il politico durante tutte le sue attività;
  • il politico;
  • giornalista;
  • addetto stampa (anche all’interno di istituzioni);
  • ambasciatore (o funzionario/operatore all’interno delle ambasciate);
  • insegnante (con la laurea in scienze politiche si può insegnare negli istituti tecnici superiori e nei licei materie come diritto, economia, filosofia, scienze umane, tecniche amministrative e tecniche di comunicazione).

Oltre a questi incarichi, il neo-laureato può anche lavorare nella Pubblica Amministrazione (Regioni, Province e Comuni, per esempio) o come addetto alla gestione delle Risorse Umane.

I nuovi sbocchi lavorativi delle Scienze Politiche

Come abbiamo detto anche nell’introduzione, la laurea in Scienze Politiche è molto apprezzata nel mondo del lavoro sia per quanto riguarda gli sbocchi lavorativi tradizionali sia quelli che si sono sviluppati con i nuovi trend digitali.

Un nuovo contesto in cui il neo-laureato in questo ambito potrebbe trovare fortuna potrebbe essere proprio quello del marketing digitale.

Le nuove professioni che possono essere ambite dai laureati in Scienze Politiche possono essere:

  • esperti di corporate social responsibility: ossia coloro che si occupano di strutturare e mantenere una politica aziendale che sappia garantire il raggiungimento degli obiettivi economici rispettando anche la dimensione sociale e ambientale del contesto di riferimento, ponendo particolare attenzione a temi come, ad esempio, quelli della salvaguardia dell’ambiente e della salute, del risparmio energetico e della correttezza della pubblicità sia a livello informativo che etico.
  • sustainability manager: colui che fa in modo che l’azienda garantisca che tutte le sue attività siano sostenibili sotto ogni punto di vista;
  • gender diversity manager: colui che, all’interno di un’azienda o di istituzioni più grandi come anche comuni e regioni, ha il compito di assicurare una politica attenta al fenomeno della disparità di genere.

Altri lavori possono essere svolti nel campo della sicurezza sul web che presenta sfaccettature diverse da paese, ma che è un aspetto fondamentale per ogni impresa attiva e operante online.

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