Laurea in Scienze biologiche e biotecnologie
allenati con i nostri test di ammissione e orientamento gratuiti

test di ammissione
PREPARATI AI TEST PER
ACCEDERE AI CORSI DI LAUREA

TEST DI MEDICINA
ALLENATI PER IL TEST
DI INGRESSO A MEDICINA

TEST DI ORIENTAMENTO
VALUTA L’AREA DI STUDI
PIU’ ADATTA A TE

TEST RI-ORIENTATI
VERIFICA SE IL TUO PERCORSO
DI STUDI È QUELLO GIUSTO

Laurea in Scienze biologiche e biotecnologie

da | Ott 2022 | Orientamento universitario | 4 commenti

Perché prendere una laurea in Scienze biologiche e biotecnologie? Perché le applicazioni di queste discipline sono numerosissime e interessano settori cruciali come quello medico, quello industriale, quello ambientale e perfino quello energetico. 

Chi sceglie questi percorsi di studio ha, dunque, davanti a sé un ampio ventaglio di opportunità professionali. Che sono perfino destinate a crescere in futuro, in quanto si tratta di un campo in continua evoluzione.

Se siete attratti dalle cosiddette “scienze della vita” e da tutto ciò che ha a che fare con lo studio degli organismi viventi, quindi, l’opzione di prendere una laurea in Scienze biologiche e biotecnologie non è da sottovalutare.

Purché abbiate una propensione naturale per le materie scientifiche. Bisogna, infatti, considerare che scegliere di studiare biologia o biotecnologie significa affrontarle praticamente tutte: dalla matematica alla chimica senza dimenticare fisica e statistica.

Laurea in Scienze biologiche e biotecnologie: le tipologie di corsi

Chi dopo il diploma desidera ottenere una laurea in Scienze biologiche e biotecnologie potrà iscriversi a uno dei percorsi di studi triennali della classe di Biotecnologie (L-2).

Le lauree della classe L-2 si concentrano sulle applicazioni tecnologiche della biologia in vari settori (agrario, medico, industriale, ecc.), pertanto includono anche esami di ambito tecnico-ingegneristico.

In alternativa, si può optare per uno dei corsi della classe triennale di Scienze biologiche (L-13). Questi percorsi sono più “tradizionali” e si concentrano principalmente sullo studio degli organismi viventi in tutti i loro aspetti (struttura, distribuzione, funzioni, evoluzione).

Nella maggior parte degli atenei i corsi di laurea in Scienze biologiche e biotecnologie di primo livello sono a numero chiuso. Occorre, pertanto, sostenere e superare un test d’ammissione per potersi immatricolare.

Le lauree magistrali

Una volta conseguita la laurea di primo livello, è possibile proseguire il percorso accademico immatricolandosi a uno dei corsi di laurea in Scienze biologiche e biotecnologie magistrali afferenti alle classi di Biologia (LM-6), Biotecnologie agrarie (LM-7), Biotecnologie industriali (LM-8) o Biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche (LM-9).

Le lauree della classe di Biologia (LM-6) sono la naturale prosecuzione di quelle della classe L-13, ma anche i laureati della classe L-2 possono accedervi.

I percorsi delle classi LM-7, LM-8 e LM-9, invece, sono pensati per completare le conoscenze acquisite con i corsi della classe L-2. Tuttavia, anche i laureati della classe L-13 possono essere ammessi.

Le lauree magistrali della classe di Biotecnologie agrarie (LM-7) si concentrano sull’applicazione delle biotecnologie nel campo delle produzioni agrarie e della trasformazione alimentare e agro-alimentare.

Quelle della classe di Biotecnologie industriali (LM-8) si focalizzano soprattutto sui settori ambientale e industriale, con una particolare attenzione per le biotecnologie molecolari.

Infine, i percorsi della classe magistrale di Biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche (LM-9) si soffermano maggiormente sull’applicazione delle biotecnologie in campo medico e diagnostico, farmaceutico, genetico, cellulare e animale.

A differenza dei corsi triennali, per quelli magistrali è più ampio il numero di università che prevede l’accesso libero.

Laurea in Scienze biologiche e biotecnologie: cosa si studia

I piani di studio dei corsi di laurea in Scienze biologiche e biotecnologie triennali riservano un ruolo preminente alle discipline scientifiche di base (matematica, fisica, chimica, biologia). Gli esami fondamentali sono comuni nelle lauree a indirizzo biologico e in quelle a indirizzo biotecnologico.  

In particolare, si affrontano materie di ambito fisico, informatico, matematico e statistico appartenenti ai settori scientifico-disciplinari di:

  • Algebra;
  • Fisica sperimentale;
  • Fisica applicata;
  • Informatica;
  • Statistica.

Tra le discipline chimiche, invece, si studiano Chimica analitica, Chimica fisica, Chimica generale e inorganica e Chimica organica.

Per quanto riguarda gli insegnamenti del ramo biologico, vengono affrontati:

  • Botanica generale;
  • Biochimica;
  • Biologia molecolare;
  • Biologia applicata;
  • Istologia;
  • Genetica;
  • Microbiologia generale.

A parte questo nucleo comune, i piani didattici dei corsi di laurea in Scienze biologiche e biotecnologie si differenziano a seconda dell’indirizzo prevalente (biologico o biotecnologico).

Le materie delle lauree in Biologia

Le lauree delle classi L-13 e LM-6 si concentrano su discipline biologiche dei settori botanico, zoologico ed ecologico. Tra esse ci sono, in particolare, Botanica sistematica, Botanica ambientale e applicata, Zoologia, Anatomia comparata e citologia ed Ecologia.

Si approfondiscono poi anche materie di ambito biomolecolare come Fisiologia vegetale. In aggiunta, si dedica uno spazio ampio a discipline fisiologiche e biomediche quali:

  • Fisiologia;
  • Biochimica clinica e biologia molecolare clinica;
  • Farmacologia;
  • Anatomia umana;
  • Patologia generale;
  • Patologia clinica;
  • Endocrinologia;
  • Igiene generale e applicata.

Infine, si studiano discipline del settore alimentare e nutrizionistico, tra cui:

  • Scienze e tecnologie alimentari;
  • Chimica degli alimenti;
  • Chimica e biotecnologia delle fermentazioni;
  • Scienze tecniche dietetiche applicate.

Le materie delle lauree in Biotecnologie

I piani didattici della laurea della classe L-2 includono lo studio di materie dei seguenti settori scientifico-disciplinari:

  • Genetica agraria;
  • Fisiologia;
  • Farmacologia;
  • Chimica e biotecnologia delle fermentazioni.

Inoltre, comprendono le discipline settoriali che sono poi ulteriormente approfondite nei percorsi magistrali.

I corsi di laurea della classe LM-7 si concentrano in particolare sullo studio di quelle di ambito agrario e agro-alimentare, come:

  • Agronomia e coltivazioni erbacee;
  • Arboricoltura generale e coltivazioni arboree;
  • Orticoltura e floricoltura;
  • Entomologia generale e applicata;
  • Patologia vegetale;
  • Fisiologia vegetale;
  • Chimica agraria;
  • Scienze e tecnologie alimentari;
  • Microbiologia agraria.

La didattica dei percorsi magistrali della classe LM-8, invece, dedica maggiore spazio a insegnamenti del ramo chimico e industriale tra cui:

  • Chimica industriale;
  • Scienza e tecnologia dei materiali polimerici;
  • Chimica dell’ambiente e dei beni culturali;
  • Impianti chimici;
  • Teoria dello sviluppo dei processi chimici;
  • Principi di ingegneria chimica;
  • Chimica industriale e tecnologica;
  • Bioingegneria industriale.

Infine, i piani di studio della classe LM-9 comprendono materie di ambito medico, veterinario e farmaceutico quali:

  • Chimica farmaceutica;
  • Biologia farmaceutica;
  • Chimica degli alimenti;
  • Biochimica clinica e biologia molecolare clinica;
  • Genetica medica;
  • Microbiologia e microbiologia clinica;
  • Medicina interna;
  • Parassitologia e malattie parassitarie degli animali;
  • Anatomia degli animali domestici;
  • Fisiologia veterinaria;
  • Patologia generale e anatomia patologica veterinaria;
  • Farmacologia e tossicologia veterinaria.

Sia i corsi di laurea in Scienze biologiche e biotecnologie triennali sia quelli magistrali prevedono un rilevante numero di ore di attività pratiche e di laboratorio.

Gli sbocchi professionali

Gli sbocchi lavorativi della laurea in Scienze biologiche e biotecnologie variano in base all’indirizzo di studi.

Con le lauree di indirizzo biologico delle classi L-13 e LM-6 si può lavorare presso laboratori di analisi cliniche e ambientali sia pubblici che privati. Inoltre, è possibile trovare impiego nell’industria in vari settori, tra cui quello bio-sanitario, alimentare e biotecnologico.

I laureati triennali di indirizzo biotecnologico della classe L-2, invece, potranno svolgere attività professionali in diversi settori. Tra i principali ci sono quelli agro-alimentare, ambientale, farmaceutico, industriale, medico e veterinario. In questi contesti i laureati si occuperanno prevalentemente di progettazione, sviluppo e/o produzione di biotecnologie.

Le professioni per i laureati in Biotecnologie agrarie

Le lauree della classe LM-7 permettono di ricoprire ruoli di alta responsabilità nell’ambito di laboratori pubblici e privati soprattutto nel settore delle produzioni vegetali e nell’industria alimentare. Le funzioni che potranno essere svolte dai laureati riguardano la progettazione, lo sviluppo e la sorveglianza delle biotecnologie applicate in tali settori.

Gli sbocchi occupazionali della laurea in Biotecnologie industriali

Con la laurea in Scienze biologiche e biotecnologie della classe LM-8 ci si potrà inserire in imprese di produzione del settore della bioindustria. Inoltre, sarà possibile essere assunti dai servizi di monitoraggio ambientale della pubblica amministrazione o degli enti locali. Oppure trovare impiego presso industrie chimiche e agroalimentari o in strutture sanitarie e laboratori diagnostici.

Le carriere per i laureati in Biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche

I laureati della classe LM-9 possono trovare impiego nel settore farmaceutico e sanitario, operando all’interno di aziende, enti di ricerca o laboratori pubblici e privati. Le loro mansioni riguarderanno lo sviluppo delle biotecnologie applicate in campo medico e medico-veterinario a scopo:

  • diagnostico;
  • medico-legale;
  • tossicologico;
  • bioingegneristico, con particolare riferimento a organi e tessuti ingegnerizzati;
  • terapeutico;
  • biotecnologico della riproduzione;
  • produttivo e della progettazione in relazione a brevetti in campo sanitario.

La libera professione e l’insegnamento

Con la laurea in Scienze biologiche e biotecnologie si può esercitare la libera professione, previo conseguimento dell’abilitazione. Dopo aver superato l’esame di Stato, i laureati triennali potranno iscriversi alla sezione B dell’albo dell’Ordine Nazionale dei Biologi, con la qualifica di Biologo junior. I laureati magistrali, invece, potranno iscriversi alla sezione A.

Gli iscritti alla sezione A dell’albo potranno anche esercitare la professione di biologo nutrizionista.

La laurea magistrale consente, infine, a chi ha acquisito i 24 CFU in discipline antropo-psico-pedagogiche e in metodologie e tecnologie didattiche richiesti dalla normativa vigente di insegnare nelle scuole medie e superiori.

Clicca qui per scoprire quali sono le università italiane che offrono il corso di laurea in Scienze biologiche e biotecnologie

FacebookTwitterEmailWhatsAppLinkedInTelegram
Registrati
Notificami
guest
4 Commenti
Vecchi
Nuovi Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
Danilo Torretta
Danilo Torretta
11 anni fa

Ottima la spiegazione. Vorrei però sapere quale fra scienze biologiche e Biotecnologia prepara meglio ai test di ingresso in medicina, eppoi quale delle due facoltà, in Italia dà maggiori prospettive di lavoro? Grazie

merola alessia
merola alessia
10 anni fa

sono di salerno vorrei cortesemente sapere quale è università più vicino per l’iscrizione alla laurea in biologia in previsione di una conseguente iscrizione alla facoltà di medicina e odontoiatria

alessandra
alessandra
10 anni fa

Vorrei sapere quale fra scienze biologiche e Biotecnologie prepara meglio ai test di ingresso in medicina?Grazie

falone
falone
9 anni fa

per favore vorrei sapere se l’acesso per la facolta di biotecnologiche è un concorso??Grazie