La laurea in Scienze archivistiche e librarie è un percorso universitario adatto a chi è interessato ai libri anche dal punto di vista “fisico”. Questo, infatti, è un indirizzo di studi che appassionerà chi ama i libri non solo per il loro contenuto, ma anche come oggetti tangibili.
Se dentro le biblioteche vi siete sempre sentiti a casa e riconoscete l’importanza fondamentale del preservare libri e documenti storici e contemporanei per le generazioni attuali e quelle future, può essere la scelta giusta.
Le scienze archivistiche e biblioteconomiche si occupano della tutela, trasmissione e trattamento di libri, materiali d’archivio e documenti storici. Scegliere di studiarle significa impegnarsi a dedicare la propria carriera alla conservazione di queste importanti fonti storiche e culturali. Ma non solo, poiché tra le responsabilità principali dell’archivista e del bibliotecario ci sono anche quelle di valorizzarle e renderle fruibili al pubblico.
Tra quelle umanistiche, la laurea in Scienze archivistiche e librarie è un percorso di studi sui generis. In effetti, lo studente ideale di questo tipo di corsi ha, sì, una predisposizione per le discipline umanistiche, ma ha al contempo una mente sistematica e rigorosa da scienziato.
Laurea in Scienze archivistiche e librarie: le tipologie di corsi
Per conseguire la laurea in Scienze archivistiche e librarie occorre innanzi tutto iscriversi a uno dei corsi afferenti alla classe delle lauree triennali in Beni culturali (L-1).
I percorsi di studio della classe L-1 sono destinati principalmente a formare i laureati in Beni culturali e archeologici. Tuttavia, sono anche quelli che garantiscono l’accesso alle lauree magistrali per diventare archivisti e bibliotecari e a quelle per i futuri musicologi.
Dopo il completamento del percorso triennale, si potranno proseguire gli studi scegliendo uno dei corsi appartenenti alla classe magistrale biennale di Archivistica e biblioteconomia (LM-5).
Chi è interessato alla laurea in Scienze archivistiche e librarie deve, però, tenere presente che potrebbe essere costretto a studiare da fuori sede. O, per lo meno, a doversi trasferire per la laurea magistrale. Infatti, mentre gli atenei che includono nella propria offerta formativa i corsi di laurea della classe L- 1 sono numerosi e sparsi su tutto il territorio nazionale, lo stesso non vale per quelli della classe LM-5, che sono presenti solo in meno di una decina di università.
Sia per i corsi di laurea triennale che per quelli magistrali l’accesso è quasi ovunque libero.
Laurea in Scienze archivistiche e librarie: cosa si studia
I piani didattici dei corsi di laurea in Scienze archivistiche e librarie sono altamente interdisciplinari.
Tra le materie fondamentali ci sono, ovviamente, quelle relative alle scienze librarie e archivistiche quali:
- Papirologia;
- Musicologia e storia della musica;
- Archivistica, bibliografia e biblioteconomia;
- Paleografia.
Ma un ruolo primario è rivestito anche da discipline dell’ambito filologico‐letterario e linguistico. Queste includono quelle che riguardano l’antichità, tra cui:
- Lingua e letteratura greca;
- Lingua e letteratura latina;
- Filologia classica;
- Letteratura cristiana antica;
- Civiltà bizantina.
Nello stesso ambito, sono altrettanto importanti esami riferiti a periodi storici successivi, come Letteratura latina medievale e umanistica, Filologia e linguistica romanza, Letteratura italiana e Letteratura italiana contemporanea.
Il percorso didattico comprende anche insegnamenti di ambito storico. In particolare, si approfondisce lo studio della storia a partire da quella greca e romana fino all’età contemporanea.
Tra le discipline storico-artistiche studiate ci sono, invece, Storia dell’arte medievale, Storia dell’arte moderna e Storia dell’arte contemporanea.
E nei piani didattici di questa tipologia di lauree non manca uno spazio anche per materie scientifiche, tecnologiche ed economico‐giuridiche.
In particolare, si affronta lo studio di discipline come Chimica analitica, Scienza e tecnologia dei materiali polimerici, Chimica dell’ambiente e dei beni culturali, Fisica sperimentale e Fisica applicata ai beni culturali. Questi esami consentono di acquisire competenze in merito alla conservazione del patrimonio archivistico e librario.
Per formare gli studenti alla catalogazione e alla gestione del patrimonio stesso e delle istituzioni che se ne occupano, invece, si studiano discipline come:
- Informatica;
- Sistemi di elaborazione delle informazioni;
- Istituzioni di diritto pubblico;
- Diritto amministrativo;
- Economia applicata;
- Economia aziendale;
- Organizzazione aziendale;
- Sociologia dei processi culturali e comunicativi.
Il percorso di studi della laurea in Scienze archivistiche e librarie prevede, infine, l’acquisizione di adeguate competenze di lingua inglese e lo svolgimento di un periodo di tirocinio o stage formativo.
Gli sbocchi professionali
Chi ha in tasca una laurea triennale in Scienze archivistiche e librarie potrà trovare impiego soprattutto nel settore pubblico. In particolare, potrà essere assunto presso sovrintendenze, musei, biblioteche, archivi, cineteche ed enti locali. In questi contesti, in ragione del proprio titolo di studio, ricoprirà ruoli tecnici di media responsabilità.
Nel settore privato le opportunità di carriera sono più ridotte. Tuttavia, è comunque possibile inserirsi nell’organico di aziende e organizzazioni che si occupano di tutela e fruizione dei beni culturali.
Le prospettive occupazionali si ampliano, invece, per i laureati magistrali. Con una laurea di secondo livello in Scienze archivistiche e librarie, infatti, è possibile svolgere funzioni dirigenziali e/o di alta responsabilità nell’ambito di archivi, biblioteche, sovrintendenze, musei, centri di documentazione.
Inoltre, con la laurea magistrale è possibile ottenere la direzione di organismi e unità di studio e di conservazione del patrimonio archivistico e librario presso enti ed istituzioni pubbliche e private.
Infine, si potrà prestare la propria consulenza specialistica ad aziende e altri operatori dell’industria culturale ed editoriale.
Salve,
i dati forniti sono molto interessanti nella loro estrema sintesi.
Potreste fornirmi un approfondimento degli sbocchi lavorativi cui si accenna nella pagina?
Dopo la laurea triennale, le specializzazioni son tutte uguali, o divergono per facoltà?
Sarei anche interessato a sapere quale, tra quelle nominate, è la migliore facoltà italiana per preparazione che elargisce.
Grazie.