Lo step iniziale della formazione universitaria in Italia è la laurea di primo livello.
Poiché nel sistema attuale esistono corsi triennali, magistrali e magistrali a ciclo unico, quando si usa genericamente la parola “laurea” si può generare qualche confusione.
In questo articolo approfondiremo tutti gli aspetti relativi alla laurea triennale, per dissipare ogni possibile dubbio.
Nei paragrafi successivi affronteremo nel dettaglio le seguenti questioni:
- Cos’è la laurea di primo livello?
- Le caratteristiche della laurea di primo livello
- Le lauree a orientamento professionale
- Che titolo conferiscono i corsi di laurea di primo livello?
- Come si accede alle lauree triennali?
Cos’è la laurea di primo livello?
La laurea di primo livello è il percorso di studi di durata triennale che rappresenta il ciclo iniziale della formazione universitaria in Italia.
Nota anche come laurea triennale o semplicemente come laurea, questa tipologia di percorso è stata istituita con la riforma del 1999, che ha rivoluzionato l’ordinamento universitario, inaugurando il sistema del 3+2.
Il precedente ordinamento, infatti, prevedeva un unico ciclo universitario di durata compresa, a seconda dei corsi, tra i 4 e i 6 anni. I diplomi di laurea (DL) che si ottenevano al termine degli studi erano assimilabili alle attuali lauree magistrali rispetto alle quali sono stati equiparati.
Con l’entrata in vigore del D.M. 509/99, invece, il percorso è stato diviso in due cicli – quello di primo livello e quello di secondo livello – e si è passati dal sistema delle annualità a quello degli esami semestrali.
Secondo la definizione contenuta nel decreto ministeriale n. 270 del 22 ottobre 2004, la laurea di primo livello “ha l’obiettivo di assicurare allo studente un’adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali, anche nel caso in cui sia orientato all’acquisizione di specifiche conoscenze professionali.”
Le caratteristiche della laurea di primo livello
La laurea triennale si ottiene con il conseguimento di 180 crediti formativi universitari (CFU). Il D.M. 270/04, che ha ulteriormente riformato l’ordinamento universitario, ha stabilito che tali crediti debbano essere distribuiti in un massimo di 20 esami.
Inoltre, un certo numero di CFU debbono essere obbligatoriamente acquisiti con attività finalizzate a garantire la conoscenza di una lingua dell’Unione Europea, oltre all’italiano. I percorsi didattici debbono anche includere prove di verifica del possesso di competenze informatiche di livello per lo meno base.
La prova finale dei corsi di laurea del primo ciclo universitario non consiste necessariamente in una tesi. In molti casi gli studenti sono chiamati a redigere una relazione in merito alla loro esperienza di tirocinio o un altro tipo di elaborato scritto.
Le classi di laurea triennale sono identificate da codici alfanumerici che iniziano con la lettera “L”. Le classi di laurea di primo livello sono state determinate con il decreto ministeriale del 16 marzo 2007, ma sono successivamente state ampliate con ulteriori provvedimenti.
Le lauree a orientamento professionale
In particolare, con il decreto ministeriale n. 446 del 12 agosto 2020 sono state istituite tre classi di laurea a orientamento professionale:
- Professioni tecniche per l’edilizia e il territorio (LP-01);
- Professioni tecniche agrarie, alimentari e forestali (LP-02);
- Professioni tecniche industriali e dell’informazione (LP-03).
Questi percorsi prevedono una didattica di stampo più pratico e, sebbene conferiscano titoli che equivalgono alla laurea di primo livello, non consentono l’automatica iscrizione ai corsi di laurea magistrale.
Che titolo conferiscono i corsi di laurea di primo livello?
Al termine di un corso di laurea di primo livello si ottiene il titolo di dottore.
Con la laurea triennale è possibile, previo conseguimento dell’abilitazione, iscriversi alla sezione B degli albi professionali. Questo titolo, inoltre, dà la possibilità di immatricolarsi a corsi di perfezionamento e master di primo livello ed è anche il titolo di accesso per i corsi di laurea magistrale.
Nei concorsi pubblici riservati ai laureati è solitamente richiesto il possesso della laurea magistrale. Tuttavia, è sempre bene leggere attentamente i bandi, poiché sempre più spesso si trovano posizioni destinate ai laureati di primo livello. Inoltre, nei concorsi per diplomati la laurea triennale può garantire un punteggio aggiuntivo.
Come si accede alle lauree triennali?
Per l’accesso ai corsi di laurea triennale è sufficiente il possesso di un diploma di scuola media superiore o di un titolo equivalente conseguito all’estero.
I corsi di laurea che abilitano all’esercizio delle professioni sanitarie e i percorsi della classe di Scienze dell’architettura (L-17) prevedono il numero programmato a livello nazionale. Per potersi immatricolare occorre, quindi, superare il test d’ammissione che si svolge annualmente in un’unica data in tutte le sedi.
Il numero chiuso con programmazione locale degli accessi può, invece, essere previsto per qualunque corso, a discrezione del singolo ateneo.
Anche i corsi di laurea di primo livello ad accesso libero possono prevedere lo svolgimento di test d’ingresso non selettivi. Tali test sono finalizzati all’accertamento del possesso delle conoscenze e delle competenze di base richieste e all’assegnazione di eventuali obblighi formativi aggiuntivi (OFA), qualora dovessero emergere carenze.