La laurea in Ingegneria industriale è una delle più interdisciplinari tra quelle dell’area tecnico-ingegneristica.
In realtà, l’ingegneria industriale è un settore ampio e variegato. Questi percorsi di studi possono quindi essere l’ideale per studenti che hanno sogni anche molto diversi tra loro. Ad esempio, sia che si desideri diventare ingegneri navali sia che si punti a una carriera nel campo dell’ingegneria dell’automazione, i corsi di laurea di riferimento sono sempre quelli dell’ambito industriale.
Come ogni altro percorso universitario dell’area tecnico-ingegneristica, anche per la laurea in Ingegneria industriale è necessario avere una naturale propensione per le discipline scientifiche e per il disegno tecnico.
Laurea in Ingegneria industriale: le tipologie di corsi
La laurea in Ingegneria industriale di primo livello può essere conseguita immatricolandosi a uno dei corsi di studio triennali della classe di Ingegneria industriale (L-9).
Poiché quello industriale è un macro-settore che ne abbraccia molti altri, i corsi di laurea della classe L-9 possono avere diversi indirizzi e denominazioni, a seconda del focus principale del percorso didattico.
Rientrano, infatti, in questa classe le lauree triennali a indirizzo aerospaziale, meccanico e biomedico, così come quelle di ambito energetico, chimico, dei materiali, elettrico e navale.
Al di là delle lauree magistrali del ramo aerospaziale, meccanico e chimico, ci sono numerose opzioni tra cui scegliere per proseguire gli studi dopo la triennale. A seconda dell’interesse personale e dell’indirizzo scelto nel percorso di primo livello, si può optare per uno tra i corsi di laurea magistrale afferenti alle classi di Ingegneria chimica (LM-22), Ingegneria dell’automazione (LM-25) o Ingegneria elettrica (LM-28). Inoltre, ci si può iscrivere a un corso delle classi di Ingegneria energetica e nucleare (LM-30), Ingegneria navale (LM-34) o Scienza e ingegneria dei materiali (LM-53).
Sia per i percorsi di studio triennali che per quelli magistrali nella maggior parte degli atenei è previsto l’accesso libero.
Laurea in Ingegneria industriale: cosa si studia
I piani di studio dei corsi di laurea in Ingegneria industriale sono molto vari, poiché è ampio il ventaglio di indirizzi che tali percorsi possono avere.
In generale, comunque, tutti prevedono lo studio delle materie scientifiche di base di ambito matematico-statistico, fisico, chimico e informatico. Tra gli esami fondamentali ci sono in particolare:
- Informatica;
- Sistemi di elaborazione delle informazioni;
- Algebra;
- Geometria;
- Analisi matematica;
- Probabilità e statistica matematica;
- Fisica matematica;
- Analisi numerica;
- Ricerca operativa;
- Statistica per la ricerca sperimentale e tecnologica;
- Chimica generale e inorganica;
- Fondamenti chimici delle tecnologie;
- Fisica sperimentale;
- Fisica della materia.
Le discipline caratterizzanti i vari indirizzi
Nei corsi a indirizzo chimico si approfondiscono discipline come:
- Metallurgia;
- Scienza e tecnologia dei materiali;
- Principi di ingegneria chimica;
- Impianti chimici;
- Teoria dello sviluppo dei processi chimici;
- Chimica industriale e tecnologica.
Nelle lauree in Ingegneria industriale del ramo dell’automazione, invece, ci si focalizza su:
- Meccanica applicata alle macchine;
- Convertitori, macchine e azionamenti elettrici;
- Automatica.
I percorsi di studio dedicati all’ingegneria elettrica hanno come insegnamenti specialistici:
- Elettrotecnica;
- Convertitori, macchine e azionamenti elettrici;
- Sistemi elettrici per l’energia;
- Misure elettriche ed elettroniche.
I corsi di laurea di primo e secondo livello a indirizzo energetico e nucleare affrontano le seguenti materie settoriali:
- Macchine a fluido;
- Impianti nucleari;
- Sistemi per l’energia e l’ambiente;
- Fisica tecnica industriale;
- Fisica tecnica ambientale;
- Disegno e metodi dell’ingegneria industriale.
Le lauree di ambito navale prevedono esami relativi ai settori scientifico-disciplinari di:
- Architettura navale;
- Costruzioni e impianti navali e marini;
- Disegno e metodi dell’ingegneria industriale.
I percorsi di studi dedicati alla scienza e ingegneria dei materiali, infine, danno rilievo a discipline chimiche come Chimica fisica, Chimica organica, Chimica generale e inorganica, Chimica industriale, Fondamenti chimici delle tecnologie, Scienza e tecnologia dei materiali polimerici.
Tra le materie di area fisica si affrontano soprattutto Fisica sperimentale; Fisica teorica, modelli e metodi matematici; Fisica della materia e Fisica applicata (a beni culturali, ambientali, biologia e medicina).
Inoltre, sono previsti esami come:
- Mineralogia;
- Scienza delle costruzioni;
- Metallurgia;
- Scienza e tecnologia dei materiali;
- Chimica industriale e tecnologica.
A prescindere dall’indirizzo scelto, la laurea in Ingegneria industriale prevede una didattica fatta di lezioni frontali, esercitazioni e laboratori.
Inoltre, in tutti i corsi di laurea sono incluse attività didattiche finalizzate all’acquisizione di adeguate competenze scritte e orali di lingua inglese.
Il percorso accademico comprende anche un periodo di stage o tirocinio pre-laurea.
Gli sbocchi professionali
Dato l’ampio numero di indirizzi, la laurea in Ingegneria industriale dà possibilità di carriera vaste e varie.
I contesti nei quali i laureati potranno inserirsi e le funzioni che potranno ricoprire dipendono dal tipo di percorso scelto. In ogni caso, per tutti c’è la possibilità di esercitare la libera professione dopo il superamento dell’esame di Stato per l’abilitazione e l’iscrizione all’albo dell’Ordine degli Ingegneri.
Con la laurea in Ingegneria industriale si ha accesso al settore Industriale dell’albo. L’iscrizione alla sezione A dello stesso è aperta ai soli laureati magistrali. Quelli triennali possono essere ammessi esclusivamente alla sezione B con la qualifica di Ingegnere industriale junior.
Gli sbocchi di Ingegneria chimica
Con una laurea in Ingegneria industriale del ramo chimico si può trovare impiego presso imprese chimiche, alimentari e farmaceutiche. Inoltre, ci si può inserire nell’ambito di aziende di produzione, trasformazione, trasporto e conservazione di sostanze e materiali. Oppure si può essere assunti da laboratori tecnici ed enti pubblici deputati al controllo e alla sicurezza ambientale.
Le carriere per gli ingegneri dell’automazione
I laureati del ramo dell’automazione possono essere assunti da imprese di un gran numero di settori. In particolare da quelle elettroniche, elettromeccaniche, spaziali, chimiche, aeronautiche e, in generale, da ogni azienda in cui siano necessarie la progettazione, l’implementazione e la gestione di:
- sistemi automatici;
- processi e impianti per l’automazione che integrino componenti informatici, apparati di misure, trasmissione e attuazione.
Prospettive lavorative dei laureati in Ingegneria elettrica
I laureati in Ingegneria elettrica potranno lavorare per industrie che producono apparecchiature e macchinari elettrici e sistemi elettronici di potenza. Potranno altresì essere assunti da imprese ed enti per la produzione, la trasmissione e la distribuzione dell’energia elettrica. Oppure da imprese ed enti pubblici e privati che si occupano di progettazione, pianificazione, gestione, supervisione e manutenzione di infrastrutture critiche quali reti energetiche di trasmissione e distribuzione.
Gli sbocchi occupazionali dell’indirizzo energetico e nucleare
Le lauree dell’ambito energetico e nucleare permettono di trovare occupazione presso aziende municipali di servizi ed enti pubblici e privati deputati all’approvvigionamento energetico. Inoltre, possono inserirsi in industrie produttrici di componenti di impianti elettrici e termotecnici e imprese per la produzione di energia elettronucleare.
Possono anche essere assunti da aziende per l’analisi di sicurezza e d’impatto ambientale di impianti ad alta pericolosità e società per la disattivazione e dismissione di impianti nucleari. Oppure occuparsi di progettazione di generatori per uso medico e industriale in aziende pubbliche e private.
Tra le funzioni che possono rivestire c’è pure quella di responsabile dell’energia in tutti i contesti pubblici e privati in cui sia prevista tale figura.
Sbocchi lavorativi per gli ingegneri navali
Con la laurea in Ingegneria industriale del settore navale è possibile trovare occupazione presso cantieri navali e industrie per lo sfruttamento delle risorse marine. In alternativa si può lavorare nell’ambito di compagnie di navigazione e nei corpi tecnici della Marina militare. Oppure essere assunti da istituti di classificazione ed enti di sorveglianza marittima e navale.
Le carriere per gli ingegneri dei materiali
I laureati del settore dell’ingegneria dei materiali possono inserirsi nell’ambito di aziende di produzione, trasformazione e sviluppo di materiali di varia natura (metallici, polimerici, compositi, ecc.) usati in svariati campi (chimico, meccanico, delle telecomunicazioni, edilizio, biomedico, ecc.)
Inoltre, possono trovare impiego presso laboratori industriali, enti pubblici e istituti di ricerca.