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Laurea in Ingegneria edile

da | Ott 2022 | Orientamento universitario | 3 commenti

La laurea in Ingegneria edile è il percorso di studi ideale per chi da bambino amava giocare con le costruzioni. E, soprattutto, per chi sogna un futuro a progettare edifici oppure a realizzare perizie e a dirigere cantieri.

Rispetto all’architetto, le cui competenze riguardano in maniera determinante anche le caratteristiche estetiche del progetto, l’ingegnere edile ha una formazione più tecnica. Inoltre, può progettare pure infrastrutture.

La laurea in Ingegneria edile, in particolare, prepara ad affrontare il mondo delle costruzioni in tutti i suoi aspetti. Inclusi quelli legati, ad esempio, al recupero e al consolidamento strutturale degli edifici o alla certificazione energetica.

Visto l’ampio ventaglio di funzioni che i laureati possono svolgere, questo percorso di studi ha buone prospettive occupazionali.

Lo studente ideale dei corsi di Ingegneria edile ha buone competenze di base nel disegno tecnico e nelle materie scientifiche (matematica e fisica in primis). Inoltre, è preferibile che abbia familiarità con l’uso dei dispositivi informatici, ormai essenziali per la progettazione.

Laurea in Ingegneria edile: le tipologie di corsi

I diplomati che vogliono ottenere una laurea in Ingegneria edile potranno scegliere tra due differenti soluzioni.

Da una parte c’è l’opzione 3+2, che prevede l’iscrizione a uno dei percorsi di studi triennali della classe di Scienze e tecniche dell’edilizia (L-23). Dopo aver concluso il corso di primo livello, chi volesse proseguire gli studi potrà immatricolarsi a una delle lauree magistrali afferenti alla classe di Ingegneria dei sistemi edilizi (LM-24).

In alternativa, si può preferire la soluzione a ciclo unico. In questo caso, si sceglierà di iscriversi a uno dei corsi quinquennali afferenti alla classe di Architettura e Ingegneria edile-Architettura (LM-4 C.U.).

Mentre per quanto riguarda il 3+2 non tutte le università prevedono il numero chiuso, l’opzione a ciclo unico comporta necessariamente il superamento del test d’ammissione.

I corsi di laurea in Architettura, infatti, rientrano tra quelli per i quali è previsto il numero programmato a livello nazionale.

Di conseguenza, per immatricolarsi ai percorsi della classe LM-4 C.U. sarà necessario partecipare alla prova selettiva che si svolge annualmente in un’unica data in tutte le sedi autorizzate.

Tra coloro che supereranno il test solo quanti si classificheranno in posizione utile nella graduatoria nazionale potranno poi effettivamente immatricolarsi.

Laurea in Ingegneria edile: cosa si studia

I corsi di laurea in Ingegneria edile hanno piani di studio molto simili, pur con qualche distinguo, a quelli di Architettura. Come questi ultimi, infatti, si fondano su un nucleo di materie scientifiche del ramo matematico, fisico, chimico, informatico e statistico. Senza, ovviamente, dimenticare l’importanza delle discipline storico-architettoniche e della rappresentazione.

Le competenze acquisite mediante questi esami sono indispensabili per poter studiare le discipline specialistiche.

Tra gli insegnamenti di base ci sono:

  • Fisica sperimentale;
  • Fisica applicata;
  • Informatica;
  • Sistemi di elaborazione delle informazioni;
  • Geometria;
  • Analisi matematica;
  • Probabilità e statistica matematica;
  • Fisica matematica;
  • Analisi numerica;
  • Statistica per la ricerca sperimentale e tecnologica;
  • Disegno;
  • Storia dell’architettura.

A differenza dei corsi di laurea in Architettura, tuttavia, quelli in Ingegneria edile danno un rilievo determinante anche alle discipline geologiche, con esami quali:

  • Geologia stratigrafica e sedimentologica;
  • Geologia applicata;
  • Petrologia e petrografia;
  • Georisorse minerarie e applicazioni mineralogico‐petrografiche per l’ambiente e i beni culturali.

Gli insegnamenti specialistici attengono, invece, ai seguenti settori scientifico-disciplinari:

  • Architettura tecnica;
  • Produzione edilizia;
  • Tecnologia dell’architettura;
  • Composizione architettonica e urbana;
  • Architettura del paesaggio;
  • Architettura degli interni e allestimento;
  • Restauro;
  • Tecnica e pianificazione urbanistica;
  • Urbanistica;
  • Idraulica;
  • Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia;
  • Ingegneria sanitaria ‐ ambientale;
  • Topografia e cartografia;
  • Geotecnica;
  • Scienza delle costruzioni;
  • Tecnica delle costruzioni;
  • Estimo;
  • Fisica tecnica industriale;
  • Fisica tecnica ambientale;
  • Scienza e tecnologia dei materiali;
  • Elettrotecnica;
  • Sistemi elettrici per l’energia.

Gli studenti sono chiamati anche ad acquisire un livello adeguato di competenze scritte e orali di lingua inglese.

La didattica dei corsi di laurea in Ingegneria edile combina lezioni frontali, laboratori di progettazione, esercitazioni e visite a cantieri.

Tra le attività formative è previsto anche lo svolgimento di un periodo di stage o tirocinio pre-laurea.

Gli sbocchi professionali

La laurea in Ingegneria edile consente di svolgere una pluralità di mansioni nell’ambito di enti pubblici, imprese di costruzione, società di progettazione, studi professionali e consorzi edilizi.

Nel dettaglio, i laureati possono svolgere soprattutto attività relative a:

  • progettazione di opere edilizie;
  • analisi, valutazione tecnico-economica, interpretazione, rappresentazione e rilievo di manufatti edilizi e di contesti ambientali;
  • definizione degli interventi edilizi e scelta delle relative tecnologie per il miglioramento della qualità ambientale e l’arresto dei processi di degrado e dissesto delle costruzioni;
  • organizzazione e conduzione del cantiere edile;
  • prevenzione e gestione della sicurezza ai sensi della normativa vigente (leggi 494/96, 626/94, 195/03, 818/84, UNI 10459).

Il grado di responsabilità dei laureati varierà a seconda del livello del titolo di studi posseduto e dell’esperienza lavorativa maturata.

Con la laurea di secondo livello o quella a ciclo unico, inoltre, purché si abbiano i CFU richiesti, si può insegnare nelle scuole medie e superiori pubbliche e private.

La libera professione

Chi ha una laurea in Ingegneria edile può esercitare anche la libera professione. Ciò a condizione che si superi l’esame di Stato per l’abilitazione professionale e ci si iscriva all’albo dell’Ordine degli Ingegneri settore Civile e Ambientale.

Con la laurea triennale si può accedere solo alla sezione B dell’albo con la qualifica di Ingegnere civile e ambientale junior. La sezione A è, infatti, riservata ai laureati magistrali.

I laureati magistrali del percorso a ciclo unico della classe LM-4 C.U., invece, hanno una doppia possibilità. Possono sostenere l’esame di Stato e iscriversi alla sezione A dell’albo dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori oppure alla sezione A di quello dell’Ordine degli Ingegneri settore Civile e ambientale.

Clicca qui per scoprire quali sono le università italiane che offrono il corso di laurea in Ingegneria edile

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45
45
8 anni fa

Scusate ma per accedere al corso bisogna superare un test di ammissione?

45
45
8 anni fa

Scusate ma il corso è a numero chiuso?

Be
Be
8 anni fa

Per accedere alla laurea triennale in Ingegneria edile in genere bisogna superare il test TOLC-I, invece per accedere alla laurea magistrale a ciclo unico bisogna superare un test d’ammissione a programmazione nazionale (come per Medicina, Odontoiatria, Veterinaria e Professioni Sanitarie).