La laurea in Ingegneria delle comunicazioni o delle telecomunicazioni è un percorso di studi ideale per chi è appassionato sia di informatica sia di tecnologia.
Questo indirizzo universitario, infatti, si pone a metà tra l’ingegneria elettronica e quella informatica. Anzi, si può dire che costituisca il ponte che collega queste due aree. Infatti l’ingegneria delle telecomunicazioni si occupa delle infrastrutture e delle reti per la trasmissione di dati e informazioni a distanza.
Gli ingegneri di questo settore sono in grado di occuparsi della progettazione, della realizzazione, della gestione e della manutenzione di questi sistemi. In un mondo che dipende sempre di più dalla trasmissione di dati di varia natura (satellitari, digitali, ecc.), queste competenze sono una carta vincente per un futuro professionale di successo.
Per iscriversi ai corsi di laurea in Ingegneria delle comunicazioni sarebbe preferibile avere una inclinazione per il disegno tecnico. Inoltre è opportuno possedere delle solide basi per quanto riguarda materie scientifiche come matematica e fisica.
Laurea in Ingegneria delle comunicazioni: le tipologie di corsi
Chi desidera ottenere una laurea in Ingegneria delle comunicazioni di primo livello potrà iscriversi a uno dei percorsi di studi triennali afferenti alla classe di Ingegneria dell’informazione (L-8).
Questa classe di laurea raggruppa corsi di laurea relativi a vari settori dell’ingegneria. Tra quelli che rientrano nella classe L-8 ci sono, ad esempio, l’ambito biomedico, informatico ed elettronico.
Pertanto, in alcuni atenei che includono nella propria offerta formativa corsi di laurea in Ingegneria delle comunicazioni di primo livello, le denominazioni dei percorsi fanno riferimento ad altri rami dell’ingegneria. Quello relativo alle comunicazioni/telecomunicazioni è in questi casi uno dei curricula tra cui gli studenti possono scegliere.
Le proposte sono molto numerose e, salvo alcune eccezioni, per l’immatricolazione ai corsi non è previsto il test d’ammissione. Può, invece, essere necessario svolgere una prova non selettiva per l’accertamento del livello di conoscenze di partenza.
Dopo aver ottenuto la laurea triennale, chi intendesse proseguire il percorso accademico potrà optare per uno dei corsi di laurea magistrale afferenti alla classe di Ingegneria delle telecomunicazioni (LM-27).
Le università tra cui scegliere sono molte e diffuse più o meno in ogni regione. I corsi magistrali sono generalmente ad accesso libero.
Laurea in Ingegneria delle comunicazioni: cosa si studia
I piani di studio dei corsi di laurea in Ingegneria delle comunicazioni si fondano su un nucleo di discipline comuni a quasi tutti i settori dell’ingegneria.
Le materie che costituiscono la base della formazione sono quelle matematiche, fisiche, informatiche e statistiche. In particolare, si studiano:
- Informatica;
- Sistemi di elaborazione delle informazioni;
- Algebra;
- Geometria;
- Analisi matematica;
- Probabilità e statistica matematica;
- Fisica matematica;
- Analisi numerica;
- Statistica per la ricerca sperimentale e tecnologica;
- Fisica sperimentale;
- Fisica della materia.
Queste competenze fondamentali consentono di affrontare lo studio delle discipline specialistiche. Pertanto, i relativi esami sono spesso propedeutici. Ciò significa che l’avanzamento nel percorso di studi è legato al loro superamento.
Nei corsi di laurea in Ingegneria delle comunicazioni gli insegnamenti specialistici riguardano i seguenti settori scientifico-disciplinari:
- Elettronica;
- Campi elettromagnetici;
- Misure elettriche ed elettroniche;
- Elettrotecnica
- Automatica;
- Sistemi di elaborazione delle informazioni;
- Telecomunicazioni.
La formazione degli studenti si basa su un’alternanza tra lezioni frontali, esercitazioni e laboratori.
Nei piani didattici si dà spazio anche all’acquisizione di competenze scritte e orali di lingua inglese. L’avvicinamento al mondo del lavoro è, invece, garantito attraverso un periodo di tirocinio o stage curricolare presso aziende o enti pubblici e privati.
Gli sbocchi professionali
La laurea in Ingegneria delle comunicazioni consente di svolgere funzioni di responsabilità nel campo della progettazione, dello sviluppo e della gestione di sistemi complessi e infrastrutture di elaborazione e trasmissione a distanza delle informazioni.
I contesti nei quali i laureati possono inserirsi sono imprese pubbliche e private che si occupano di progettazione, produzione ed esercizio di:
- apparati, sistemi e infrastrutture per l’acquisizione e il trasporto delle informazioni e il loro utilizzo in applicazioni telematiche;
- servizi di telecomunicazione e telerilevamento terrestri o spaziali.
Inoltre, possono trovare lavoro nell’ambito di enti di controllo del traffico aereo, navale e terrestre.
Un’ulteriore opzione per chi ha una laurea in Ingegneria delle comunicazioni è l’esercizio della libera professione. Una volta ottenuta l’abilitazione professionale col superamento dell’esame di Stato, sarà possibile effettuare l’iscrizione all’albo dell’Ordine degli Ingegneri settore dell’Informazione.
Con la laurea di primo livello ci si potrà iscrivere alla sezione B dell’albo. In questo caso, la qualifica spettante sarà quella di Ingegnere dell’informazione junior. I laureati magistrali, invece, accederanno alla sezione A.