Se sognate un futuro a stretto contatto con aerei, velivoli militari e/o veicoli spaziali la laurea in Ingegneria aerospaziale è quella che fa per voi.
Questo è il percorso di studi che prepara a diventare progettisti o manutentori nel settore aerospaziale, ma può aprire la strada anche per carriere gestionali nello stesso ambito.
Poiché si tratta di un indirizzo di studi di altissima specializzazione, non sono molti gli atenei che lo propongono e spesso l’accesso ai corsi è regolato dal numero programmato. Ciò fa sì che il numero di laureati sia piuttosto ridotto.
Di conseguenza, la laurea in Ingegneria aerospaziale ha buone prospettive occupazionali e può essere il trampolino di lancio per un brillante percorso professionale.
Lo studente ideale per questa laurea ha una spiccata propensione per le discipline scientifiche e solide competenze di base a esse relative. Inoltre, è dotato di creatività, attenzione al dettaglio, capacità di sopportare pressione e responsabilità e di una propensione al problem solving.
Completa il profilo dello studente-tipo un’attitudine per il disegno tecnico.
Laurea in Ingegneria aerospaziale: le tipologie di corsi
I corsi di laurea in Ingegneria aerospaziale di primo livello inclusi nell’offerta formativa degli atenei italiani afferiscono alla classe di Ingegneria industriale (L-9).
La classe L-9 raggruppa un numero eterogeneo di indirizzi di studio, che vanno dall’Ingegneria meccanica a quella gestionale. Sono poi le singole università a progettare percorsi formativi che si concentrano su specifici rami dell’ingegneria.
Nel caso della laurea in Ingegneria aerospaziale sono circa una decina gli atenei che propongono corsi triennali appositi. Nella maggior parte dei casi si tratta di lauree a numero programmato, che richiedono quindi il superamento di un test d’ammissione.
Una volta conseguito il titolo triennale, chi desiderasse proseguire gli studi per ottenere una laurea in Ingegneria aerospaziale di secondo livello dovrà iscriversi a uno dei corsi magistrali della classe di Ingegneria aerospaziale e astronautica (LM-20).
Anche in questo caso il numero di università che propongono corsi di questo tipo è ristretto e in alcuni atenei è previsto un ulteriore test d’ammissione selettivo.
I corsi di laurea magistrale che prevedono il numero chiuso sono, tuttavia, quasi esclusivamente quelli che hanno una didattica erogata totalmente o parzialmente in lingua inglese.
Laurea in Ingegneria aerospaziale: cosa si studia
I piani didattici dei corsi di laurea in Ingegneria aerospaziale prevedono lo studio di discipline matematiche, fisiche, chimiche e informatiche indispensabili per poter affrontare quelle tecnico-ingegneristiche.
In particolare, tra gli esami di base del percorso ci sono:
- Informatica;
- Algebra;
- Geometria;
- Analisi matematica;
- Fisica;
- Chimica.
Una volta acquisite le competenze richieste in queste materie, è possibile affrontare lo studio di quelle specifiche del ramo aerospaziale.
Tra esse sono incluse discipline come:
- Meccanica del volo;
- Costruzioni e strutture aerospaziali;
- Impianti e sistemi aerospaziali;
- Fluidodinamica;
- Propulsione aerospaziale.
Di importanza fondamentale sono poi le discipline relative al disegno tecnico, che permettono agli studenti di acquisire le conoscenze indispensabili per la progettazione.
Il percorso formativo della laurea in Ingegneria aerospaziale prevede anche materie relative ad altri rami dell’ingegneria come quello meccanico, elettrico e dell’automazione.
Le attività didattiche comprendono sia lezioni frontali che laboratori ed esercitazioni pratiche.
Gli studenti sono, infine, chiamati ad acquisire un certo livello competenze nella lingua inglese e a svolgere un periodo di stage o tirocinio formativo prima del conseguimento tanto della laurea triennale quanto di quella magistrale.
Gli sbocchi professionali
Per chi ha in tasca una laurea in Ingegneria aerospaziale le prospettive lavorative riguardano il settore aeronautico nella sua totalità. Ciò include sia l’aeronautica civile che quella militare.
Le funzioni che i laureati triennali e magistrali possono ricoprire nell’ambito delle industrie del comparto sono molteplici e non includono esclusivamente il processo di progettazione di aeromobili nel loro complesso e dei loro componenti. Essi, infatti possono occuparsi anche di produzione e manutenzione degli stessi.
La laurea in Ingegneria aerospaziale permette anche di occuparsi di sicurezza e gestione del traffico aereo trovando impiego presso gli enti a ciò preposti. Oppure di lavorare all’interno di compagnie aeree con mansioni relative alla revisione e manutenzione dei velivoli.
In ambito industriale questa laurea può dare la possibilità, inoltre, di inserirsi in aziende che realizzano macchine e apparecchiature per la cui progettazione è di grande rilievo l’aerodinamica.
Nel settore spaziale, invece, i laureati possono trovare impiego presso aziende di produzione di veicoli spaziali o di parti di essi. Possono altresì essere assunti da enti pubblici e agenzie governative che si occupano di sperimentazione nel settore (ESA, NASA, ecc.).
Un’altra possibilità è quella di inserirsi in aziende private che si occupano di viaggi spaziali a scopo di sperimentazione e/o di turismo (Space X, Virgin Galactic, ecc.).
ciao …
vorrei sapere quali sono i requisiti d’iscrizione per gli stranieri che hanno finito la scuola superiore cui in italia e se c’e bisogno di rendere un essame d’ammissione…grazie
Buongiorno,
vorrei sapere se, facendo il liceo classico e non affrontando le materie scolastiche quali disegno tecnico e informatica, posso comunque studiare questa facoltà.
Grazie in anticipo e buona giornata a tutti!