La laurea a ciclo unico è una particolare tipologia di percorso di studi. Nella scelta del corso di laurea a cui immatricolarsi è importante conoscere quali sono le sue specificità, per poter prendere una decisione consapevole.
I titoli e le modalità di accesso, la durata dei percorsi e il numero di crediti formativi universitari (CFU) da acquisire possono generare qualche confusione. In questo articolo, pertanto, spiegheremo nel dettaglio tutte le caratteristiche della laurea a ciclo unico.
In particolare, nei paragrafi a seguire approfondiremo questi punti:
- Cos’è la laurea a ciclo unico?
- Qual è il livello della laurea a ciclo unico?
- Quali sono i corsi di laurea a ciclo unico?
- Come si accede alle lauree a ciclo unico?
Cos’è la laurea a ciclo unico?
La laurea a ciclo unico è un particolare percorso di studi istituito con la riforma dell’ordinamento universitario varata nel 1999. Tuttavia, la sua struttura ricorda in parte i vecchi diplomi di laurea, che proprio quella riforma ha mandato in pensione.
In effetti, sebbene il decreto ministeriale 509/99 abbia inaugurato il sistema del 3+2 per le lauree italiane, si è previsto di mantenere comunque delle eccezioni.
La ragione di questa scelta è da ricercarsi nella particolarità di alcuni indirizzi. Il ciclo unico, infatti, è riservato a quei percorsi che debbono necessariamente fornire una formazione di livello avanzato, poiché preparano a professioni che comportano lo svolgimento di attività a elevata qualificazione.
Il ciclo unico interessa soprattutto i corsi che preparano alle professioni regolamentate da norme dell’Unione Europea, come quella di medico e di architetto. Tuttavia, tra i corsi di laurea di questa tipologia ce ne sono anche alcuni, come Giurisprudenza, per cui la scelta di non adottare il sistema del 3+2 è stata dettata da logiche relative alla carenza di sbocchi professionali per gli eventuali laureati di primo livello, visto l’inevitabile deficit di competenze.
Per quanto riguarda la struttura dell’itinerario formativo, nei corsi di laurea a ciclo unico è prevista l’acquisizione di un numero di CFU pari a:
- 300, distribuiti in un massimo di 30 esami, per i corsi che durano 5 anni;
- 360, distribuiti in un massimo di 36 esami, per i corsi che durano 6 anni.
Qual è il livello della laurea a ciclo unico?
Al termine del percorso formativo, i corsi di laurea a ciclo unico conferiscono un titolo d’istruzione terziaria di secondo livello, che dà la qualifica di dottore magistrale.
Di conseguenza, previo conseguimento dell’abilitazione, consentono l’iscrizione alla sezione A degli albi professionali. Inoltre, danno accesso ai master di secondo livello, alle scuole di specializzazione e al dottorato di ricerca.
A livello giuridico non c’è alcuna differenza tra laureati magistrali a ciclo unico e non: i due titoli sono dotati del medesimo valore legale.
L’unica cosa che differenzia questi percorsi, infatti, è che i laureati del sistema 3+2 hanno acquisito i 300 CFU previsti per raggiungere il titolo magistrale in due tempi: 180 durante il percorso triennale e 120 durante il biennio successivo. Inoltre, i laureati dei corsi magistrali biennali hanno discusso due tesi ed effettuato due tirocini nell’arco della loro formazione universitaria.
Quali sono i corsi di laurea a ciclo unico
I corsi di laurea a ciclo unico presenti nell’offerta formativa delle università italiane sono:
- Medicina e chirurgia (LM-41);
- Odontoiatria e protesi dentaria (LM-46);
- Medicina veterinaria (LM-42);
- Farmacia e farmacia industriale (LM-13);
- Architettura e Ingegneria edile-Architettura (LM-4 C.U.);
- Giurisprudenza (LMG/01);
- Scienze della formazione primaria (LM-85 bis);
- Conservazione e restauro dei beni culturali (LMR/02).
Ad eccezione dei corsi di laurea in Medicina e chirurgia e Odontoiatria e protesi dentaria, che hanno una durata di 6 anni, tutti gli altri percorsi sono quinquennali.
La laurea in Ingegneria edile-Architettura può essere conseguita anche attraverso un percorso 3+2, frequentando uno dei corsi triennali afferenti alla classe di Scienze dell’architettura (L-17) e successivamente uno dei corsi magistrali della classe di Architettura e Ingegneria edile-Architettura (LM-4).
La laurea in Giurisprudenza è inizialmente rientrata nel sistema 3+2 e solo in seguito, con il D.M. 270/04, si è scelto di introdurre quella a ciclo unico. La laurea a ciclo unico in Conservazione e restauro dei beni culturali, invece, è stata istituita solo nel 2011.
Come si accede alle lauree a ciclo unico?
Come per i corsi triennali, il titolo di accesso per le lauree a ciclo unico è il diploma di scuola media superiore o un titolo equivalente conseguito all’estero.
Tuttavia, quasi tutti i percorsi a ciclo unico sono a numero chiuso e la maggior parte di essi prevedono l’accesso programmato a livello nazionale.
In particolare, sono a numero programmato a livello nazionale i corsi di laurea a ciclo unico in:
- Medicina e chirurgia;
- Odontoiatria e protesi dentaria;
- Medicina veterinaria;
- Architettura e Ingegneria edile-Architettura;
- Scienze della formazione primaria.
Per l’immatricolazione a questi corsi occorre superare il test d’ammissione che si svolge annualmente in una data unica per ciascun indirizzo.
I corsi di laurea delle classi di Farmacia e farmacia industriale e Conservazione e restauro dei beni culturali, invece, generalmente prevedono l’accesso programmato a livello locale.
Infine, i corsi di Giurisprudenza sono per lo più ad accesso libero.
Sono convinta che la laurea triennale non serva a niente e che sono pochissimi quelli che si fermano.
Inoltre è la cosa più iniqua che la mente umana abbia potuto partorire.
Sapete quanti sono i giovani che hanno capito benissimo che basta studiare gli ultimi due anni per beccarsi il 110 (magari con lode)?
Perchè non c’è la media dei voti di tutti gli esami, come è per le lauree a ciclo unico?
E’ una discriminazione, perchè il voto di laurea di un Medico o di un Farmacista è equivalente a quello di un Biologo o di un Biotecnologo nella partecipazione a concorsi, a dottorati, ecc. e magari moltissimi di quest’ultimi (lo dico per conoscenze personali) hanno avuto 95 o 96 alla triennale e poi 110 alla fine. Ma la media quant’è?