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Istruzione e lavoro, il punto della situazione

da | Ott 2024 | Lavoro | 0 commenti

Il mondo dell’istruzione e del lavoro è in costante sviluppo e tra le nuove tecnologie, la globalizzazione e le variazioni economiche, l’istruzione svolge un ruolo chiave, che fornisce capacità e competenze ai giovani per poter introdursi nel mercato del lavoro. Ogni anno l’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) fornisce un rapporto evidenziando le tendenze economiche e sociali, risultati delle ricerche nei temi cruciali dell’istruzione, lavoro e sviluppo economico. Uno strumento prezioso al fine di comprendere quali sono i problemi da risolvere e come orientare determinate decisioni per creare un futuro prospero e sostenibile.

In questo articolo andremo a studiare qual è la situazione dell’istruzione e del lavoro, quali sono le tendenze globali e la situazione che abbiamo in Italia.

Il legame cruciale tra istruzione e lavoro

L’istruzione è la fondamenta sul quale il lavoro si basa. Fornisce le competenze necessarie che i giovani hanno bisogno per affrontare le sfide lavorative del giorno d’oggi. L’istruzione è considerata un investimento fondamentale sia per la crescita e lo sviluppo personale, sia per quello della società in cui viviamo. Promuovere l’accesso all’educazione è essenziale per costruire una società equa, inclusiva e prospere, generando benefici all’intera comunità in cui viviamo.

Miglioramento a livello globale, ma le disuguaglianze persistono

Il rapporto OCSE evidenzia un trend positivo del rapporto tra istruzione e lavoro a livello globale. L’8% dei giovani tra i 18 e i 34 anni ha conseguito il diploma di scuola secondaria, con un aumento di 3 punti dal 2016. Anche la percentuale dei giovani senza istruzione diminuisce (NEET), passando dal 16% al 14% in questi ultimi 8 anni, indicando una predisposizione maggiore dei giovani a volersi formare.

Tuttavia, disuguaglianze come la differenza di genere rimane un problema che persiste nel panorama dell’istruzione e del lavoro. Nonostante le ragazze statisticamente ottengono dei risultati migliori dei ragazzi, possiamo notare la forte disparità di genere nel mondo del lavoro. Le differenze significative si riflettono soprattutto sulla retribuzione, dove generalmente le donne guadagnano meno degli uomini nonostante la parità di istruzione.

Anche il background socio-economico influisce in modo significativo. I figli delle famiglie con problemi di reddito hanno meno probabilità di completare il percorso formativo di cui hanno bisogno per accedere a dei lavori ben retribuiti. Purtroppo questo è un problema difficile da risolvere che continua a perpetuarsi nella nostra società.

La situazione in Italia

OCSE fornisce dei dati specifici sull’Italia portando alla luce una situazione in chiaroscuro, caratterizzata da alcuni aspetti positivi e tante criticità.

  • Tra gli aspetti positivi, troviamo la diminuzione del NEET. Dal 2016, dove circa un ragazzo su cinque era studioso, nel rapporto del 2024 notiamo come questo dato cambia, passando a tre ragazzi su cinque iscritti ad un istituto di formazione.
  • Tuttavia, tra gli aspetti critici della situazione italiana troviamo ancora una forte disparità di generi. In media, nel nostro paese, le donne laureate guadagnano circa il 50% in meno dei colleghi uomini, nonostante lo stesso livello di istruzione.
  • Un altro grande problema che affligge lo sviluppo del nostro paese è che l’Italia investe solo il 4% del PIL nell’istruzione. Questo sottofinanziamento purtroppo riporta conseguenze negative sul nostro sistema di istruzione e di conseguenza crea disuguaglianze che a loro volta portano problemi nel mondo del lavoro.
  • In Italia si registrano in media, per il rapporto stipendio-costo di vita, i salari più bassi. Problema che si riversa sulla situazione economica e sociale di determinate famiglie, che a loro volta avranno ripercussioni sulla valorizzazione e formazione delle nuove generazioni.

Istruzione e lavoro, quali sono le soluzioni per l’Italia?

È quindi necessario per l’Italia prendere provvedimenti per cercare di limitare questi problemi adottando politiche che favoriscano l’inclusione di tutti i generi nel mondo del lavoro. L’introduzione di incentivi per i servizi di infanzia e la promozione di congedi parentali equi aiuteranno alla lotta agli stereotipi di genere, promuovendo la conciliazione tra vita familiare e lavorativa. Di fondamentale importanza è l’aumento degli investimenti nei sistemi educativi, garantendo l’istruzione a tutti. Infrastrutture, formazione ed innovazione dovranno essere rivisti e riadattati alle esigenze che sono venute a formarsi.

Investire nell’istruzione e nell’uguaglianza significa anche investire nel futuro del paese!

Il mondo dell’istruzione e del lavoro è in costante sviluppo e tra le nuove tecnologie, la globalizzazione e le variazioni economiche, l’istruzione svolge un ruolo chiave, che fornisce capacità e competenze ai giovani per poter introdursi nel mercato del lavoro.
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