Scende il numero delle matricole, ma di poco. È quanto emerge dall’annuario statistico italiano, appena diffuso dall’Istat.
I dati relativi all’istruzione nel 2008, già resi noti dall’Istat nel maggio scorso, parlano di poco più di 307 mila matricole. Di cui circa 172 mila donne (56 per cento) e 135 mila uomini (44 per cento).
Gli iscritti per la prima volta all’università nel 2007/2008 corrispondono a circa il -0,3 per cento rispetto all’anno accademico precedente. Un calo lieve, spiega l’Istat, se si considerano le diminuzioni dei neo-iscritti nel 2005 e nel 2006, che erano state rispettivamente del -2,3 per cento e -5 per cento.
La maggior parte delle matricole del 2008, spiega l’Istat, ha scelto corsi di laurea triennale (83,4 per cento), mentre il 15,5 per cento ha scelto lauree specialistiche a ciclo unico, e solo l’1,1 per cento si è iscritto a corsi di laurea del vecchio ordinamento.
Per ogni cento matricole residenti in Italia, poi, circa 55 hanno scelto di iscriversi a facoltà situate nella stessa provincia di residenza. Il restante 45 per cento è costituito da fuori sede. Una fetta consistente composta da un 25,4 per cento che resta all’interno della stessa regione di residenza, e da un 19,2 per cento che va a studiare in un’altra regione.
Buona parte dei fuori sede, inoltre, proviene dal Mezzogiorno. Secondo i dati diffusi dall’Istat, infatti, i giovani del Sud Italia si spostano verso le università del Centro-Nord nel 19,2 per cento dei casi.