giovani casa genitori istat 2009
Sempre più
giovani restano a casa con i
genitori, a dirlo è l’
Istat nell’ultimo
rapporto sulla situazione del Paese nel 2009, da poco presentato a Roma, da cui emerge un quadro difficile per le nuove generazioni.
La quota dei ragazzi
tra i 18 e i 34 anni non sposati che continua a vivere con la famiglia d’origine è infatti passata dal 49 per cento del 1983 a più del 60 per cento nel 2000, stabilizzandosi nel 2009 a circa il
59 per cento.
Cresce insomma quello che è stato definito l’esercito dei “
bamboccioni“, tanto che è quasi il 30 per cento dei “ragazzi” di età compresa
tra i 30 e i 34 anni a vivere ancora con mamma e papà.
Pigri? Tutt’altro. Il fenomeno tutti italiano, tanto raccontato – e talvolta ridicolizzato – da media e politica sembra invece lontano dal sospettato “mammismo”. La convivenza prolungata con i genitori non è infatti una scelta per la maggior parte dei giovani italiani.
Solo un 31 per cento dei giovani, infatti, dichiara di aver scelto di restare a vivere a casa dei genitori. Per gli altri il problema è piuttosto di natura
economica, è così per più del 40 per cento dei ragazzi che vivono con i genitori. Tra questi il 26,5 per cento indica come principale difficoltà quella di accedere al mercato delle
case, e il 21 per cento quella di accedere al mercato del
lavoro.
Ma tra le motivazioni forti c’è anche il proseguimento degli studi, cosa che riguarda da vicino il
34 per cento dei giovani che vivono con i genitori, spesso laureandi nelle università dello stivale alle prese con le difficoltà di
conciliare studio e lavoro.