Dopo essere rimasto fuori dal podio l’anno scorso, il Politecnico di Torino ha conquistato la vetta della classifica Censis per l’area di Ingegneria 2014. I 99,5 punti di media ottenuti hanno permesso all’ateneo piemontese di superare l’Università di Modena e Reggio Emilia (99), seconda, e quella di Bergamo (97), che scende dal primo al terzo posto.
Non ce l’ha fatta, invece, a rientrare nel terzetto di testa della classifica Censis per l’area di Ingegneria 2014 il Politecnico di Milano, che finisce al quarto posto, insieme a Pavia (96). Più indietro, il trio Bologna–Parma–Trieste (93), cui seguono Roma “Tor Vergata” e Genova, entrambe con 91,5 punti.
Dall’undicesima alla sedicesima posizione della classifica Censis per l’area di Ingegneria 2014 ci sono Ferrara (91), Udine (89), Perugia, Padova e l’Università Politecnica delle Marche (tutt’e tre con una media di 88) e, infine, Cagliari (87,5). Nelle posizioni centrali della graduatoria si sono piazzate, invece, la coppia formata da Firenze e Trento (87), quella Brescia–Università della Calabria (85), Roma Tre (84,5) e l’Università della Basilicata (84).
Più in basso nella classifica Censis per l’area di Ingegneria 2014 sono finite l’Università del Salento (83,5), “La Sapienza” di Roma (83), Pisa (81), la triade Catania–Palermo–Università del Sannio (78), la “Federico II” di Napoli (77), il Politecnico di Bari (76,5), gli atenei di Salerno (75,5), Cassino (75) e L’Aquila (74) e l’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria (72). Non cambiano rispetto all’anno scorso gli ultimi tre posti della classifica Censis per l’area di Ingegneria 2014, che spettano all’Università di Napoli “Parthenope” (70,5), alla Seconda Università di Napoli (69) e all’Università di Messina, che ottiene solo 67,5 punti.
La classifica Censis per l’area di Ingegneria 2014 valuta la qualità dei corsi di laurea triennale che appartengono alle classi di Ingegneria Civile e Ambientale (L-7), Ingegneria dell’Informazione (L-8) e Ingegneria Industriale (L-9).
L’identikit del laureato in Ingegneria. L’indagine sui laureati di primo livello del 2013 svolta da AlmaLaurea rivela che il voto medio riportato alla laurea è di 96,8 su 110 e che, in media, gli studenti impiegano cinque anni a concludere il percorso formativo, ottenendo una media agli esami di 24,6 trentesimi. Solo il 32 per cento dei laureati completa il corso entro la sua durata legale e appena il 29 per cento si dice decisamente soddisfatto del corso di laurea scelto. In compenso, l’80 per cento dei laureati ha frequentato oltre il 75 per cento delle lezioni.
Sbocchi professionali. I laureati dell’area di Ingegneria sono tra quelle più apprezzate nel mercato del lavoro. Tra le molteplici possibilità, le principali alternative sono l’impiego presso aziende di vari settori (informatico, meccanico, edile, ecc.) e l’esercizio della libera professione, previo superamento dell’apposito esame di Stato e iscrizione all’albo.