Indignati Usa ancora al centro delle proteste e degli scontri con le forze dell’ordine. A Manhattan dopo una giornata di forti tensioni seguite alla mobilitazione degli attivisti di Occupy Wall Street il bilancio è di 250 arresti, molti dei quali per essersi opposti con la resistenza passiva al tentativo di sgombero, e sette poliziotti feriti.
Gli indignati newyorkesi, tra cui numerosi studenti, hanno tentato di “occupare” il New York Stock Exchange e di fare rientro a Zuccotti Park, da dove qualche giorno fa sono stati sgomberati. Dopo un corpo a corpo con le forze dell’ordine si sono concentrati a Foley Square per fare rotta da lì verso il ponte di Brooklyn, incamminandosi lungo la pista ciclabile che lo attraversa. Il tentativo di invadere la corsia riservata alle auto per bloccare il traffico è stato respinto ancora una volta dagli uomini della polizia.
Il sindaco di New York, Michael Bloomberg, ha trattato con sufficienza la protesta spiegando che gli indignati responsabili degli scontri di Manhattan erano poche decine e hanno provocato disagi di lieve entità. Per i manifestanti in strada c’erano circa 30.000 persone e la riuscita della protesta di vede anche dalla sua diffusione in tutto il Paese e all’estero. non a caso, nelle stesse ore a Los Angeles alle azioni degli indignati la polizia ha risposto arrestando circa 70 persone.
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