Aumentano i prezzi di una stanza per gli studenti universitari fuori sede. Il dato emerge dall’Indagine sui prezzi degli affitti per studenti 2015 realizzato dall’ufficio studi del franchising immobiliare Solo Affitti, che ha rilevato in media un +4 per cento rispetto al 2014. La città più costosa si conferma Milano, dove un posto letto costa circa 397 euro al mese, mentre quella più economica è Palermo, dove la spesa scende a 143 euro circa.
Milano supera la media nazionale, che si attesta a 243 euro mensili per posto letto, di 154 euro. Palermo, invece, resta 100 euro sotto tale cifra. Il capoluogo lombardo supera nei prezzi anche Roma e Venezia, altre città nelle quali gli affitti sono piuttosto costosi rispetto alla media, nelle quali le cifre necessarie per la locazione di un posto letto ammontano rispettivamente a 338 e 300 euro.
Per un posto in una doppia si pagano in media 233 euro al mese e 226 per una tripla, mentre per una stanza singola il costo è più elevato (tra il 25 e il 27 per cento superiore). In quest’ultimo caso, infatti, il prezzo medio è circa 311 euro al mese. Secondo l’Indagine sui prezzi degli affitti per studenti 2015, generalmente un posto letto costa meno al Sud, anche se due città del Nord come Genova e Torino si rivelano non particolarmente care, avendo prezzi che si aggirano intorno ai 175 euro mensili. Questo fenomeno è figlio delle legge della domanda e dell’offerta, visto che le università settentrionali hanno un maggior numero di studenti fuori sede.
La tipologia contrattuale più usata è il contratto concordato per studenti fuori sede, scelto nel 60 per cento dei casi anche per via delle agevolazioni fiscali connesse. L’Indagine sui prezzi degli affitti per studenti 2015 specifica, tuttavia, che sono ancora molte le città nelle quali tale tipologia non può essere utilizzata in mancanza di accordi territoriali aggiornati. In questi e altri casi si preferisce il contratto libero (per il quale si opta nel 10 per cento dei casi), che permette di mantenere canoni di locazione più elevati, oppure quello transitorio (scelto nel 21 per cento dei casi), che dà ai proprietari la possibilità di ridurre la durata del contratto.
Tra le caratteristiche dell’appartamento che spingono gli studenti fuori sede a spendere un po’ di più c’è, secondo l’Indagine sui prezzi degli affitti per studenti 2015, la presenza nell’immobile di un arredamento moderno. Ad avere questa preferenza è il 41 per cento degli studenti. Il 37 per cento preferisce, poi, una stanza singola, mentre il 78 per cento indica come requisito prioritario la vicinanza dell’immobile ai mezzi pubblici. Solo il 19 per cento, invece, chiede che gli inquilini siano tutti dello stesso sesso.