Quello tra i nostri ragazzi e la lingua di Shakespeare è un rapporto difficile. A sancirlo sono i dati raccolti in un’indagine sui giovani italiani e l’inglese realizzata da EC English Language Centres, da cui si apprende che per il 50 per cento tale lingua è fonte d’imbarazzo, perché se ne possiede un livello di conoscenza non all’altezza. L’indagine si è basata sulle risposte fornite da mille soggetti di età compresa tra i diciotto e i venticinque anni.
Se un ragazzo su due ritiene di non conoscere a sufficienza l’inglese, il 38 per cento ne riconosce la fondamentale importanza e, proprio per questo, forse considera questa lacuna particolarmente pesante soprattutto in prospettiva lavorativa.
L’indagine sui giovani italiani e l’inglese di EC mostra che i modi preferiti dai nostri ragazzi per apprendere o migliorare le proprie conoscenze sono viaggiare, ascoltare musica e soprattutto guardare film e serie TV in lingua originale. Tra le motivazioni principali per imparare l’inglese, invece, ci sono la voglia di capire i testi delle canzoni (85 per cento del campione) e quella di poter comunicare ed entrare in contatto con persone di altre nazionalità durante i viaggi (41,5 per cento).
I principali benefici del conoscere sufficientemente bene una lingua che i ragazzi intervistati nell’ambito dell’indagine sui giovani italiani e l’inglese hanno citato sono la possibilità di ambire a carriere più prestigiose (26,7 per cento) e maggiore probabilità di trovare lavoro (10,9 per cento). E, un po’ a sorpresa, il 19,3 per cento del campione ha anche sottolineato l’importanza dell’inglese anche per avere successo negli studi.
Stando a quel che è emerso dall’indagine sui giovani italiani e l’inglese di EC, insomma, i ragazzi della fascia d’età 18-25 sono ben consapevoli che un profilo più internazionale sia una marcia in più. E proprio per questo, sempre più spesso scelgono di frequentare un corso di laurea tenuto in tutto o in parte nella lingua di Barack Obama e della regina Elisabetta.
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