Cresce costantemente il numero degli italiani che decidono di lasciare il Bel paese. La tendenza è fotografata nell’Indagine Fondazione Migrantes 2017, che segnala un aumento del 3,3 per cento di nostri connazionali che hanno deciso di spostare la propria residenza all’estero nel corso dell’anno 2016. Secondo il rapporto stilato annualmente dalla fondazione della Cei, sono in tutto 5 milioni gli italiani che si sono trasferiti fuori dai confini nazionali, pari all’8,2 per cento della popolazione tricolore. Tra loro ci sono moltissimi giovani e giovanissimi: solo l’anno scorso sono stati quasi 50mila gli under 35 che hanno scelto di emigrare.
L’Indagine Fondazione Migrantes 2017 segnala che nel 2016 sono partiti in tutto 124mila italiani, il 15,4 per cento in più rispetto ai dodici mesi precedenti. A fare le valige sono stati spesso giovani appartenenti alla fascia d’età compresa tra i 18 e i 34 anni. Se ne sono, infatti, andati in 48.600 (+23,3 per cento rispetto al 2015). La regione che ha registrato il maggior numero di partenze è stata, ancora una volta, la Lombardia (23mila), seguita dal Veneto (11mila) e poi da Sicilia, Lazio e Piemonte. Occorre, però, notare che coloro che chiedono la cancellazione della residenza per spostarla all’estero sono in gran parte di origine meridionale. Proviene dal Sud e dalle Isole il 50,1 per cento del totale di coloro che emigrano. Il 34,8 per cento, invece, viene dalle regioni del Nord e il 15,6 per cento da quelle del Centro.
Secondo i dati dell’Indagine Fondazione Migrantes 2017 le mete preferite sono i paesi UE. Dei circa 5 milioni di italiani residenti all’estero il 54 per cento (2.684.325 milioni) risiede in uno stato europeo. Sono, invece, 2.010.984 milioni quelli che hanno scelto di vivere in America (40,4 per cento). Ad attrarre sono in particolare i paesi dell’America centro-meridionale (32,5 per cento), più che il Canada e gli Stati Uniti. La comunità italiana più nutrita è quella argentina (804.206 italiani residenti), mentre il paese che ha registrato il maggior incremento di cittadini italiani che hanno preso la residenza è stato il Regno Unito (+27.602 nel 2016).
La difficoltà nel trovare lavoro ha spinto un numero sempre più alto di nostri giovani a fare le valige, al punto che al 2016 il numero dei 18-34enni italiani residenti all’estero ha raggiunto quota 1.109.533. La maggioranza di coloro che decidono di trasferirsi ha in tasca almeno il diploma. L’enorme perdita di capitale umano segnalata dall’Indagine Fondazione Migrantes 2017 pone l’accento, ancora una volta, su un problema tipicamente italiano: il nostro paese spende molte risorse per la formazione di cittadini, che poi vanno a portare le proprie competenze fuori dai confini nazionali. Un fatto non privo di conseguenze sul piano socio-economico, sul quale occorrerebbe concentrare interventi più efficaci.