Gli affitti a studenti sono per la stragrande maggioranza in nero. A confermare il dato già più volte segnalato negli anni scorsi stavolta è un’indagine svolta da Contribuenti.it, che ha rilevato addirittura un incremento del fenomeno rispetto al 2013. Incrociando informazioni provenienti da ministeri, uffici tributi, banche, istituti di statistica e Polizie tributarie, si è scoperto che tre locazioni su quattro sono caratterizzate da totale assenza o irregolarità del contratto.
Secondo l’indagine, il numero degli affitti in nero a studenti sarebbe aumentato del 5 per cento nel corso degli ultimi dodici mesi e sarebbe ormai circa il quintuplo rispetto a quello registrato in paesi come la Francia e la Germania. Se si volesse stilare una graduatoria europea delle locazioni sommerse o irregolari, l’Italia precederebbe la Grecia (67 per cento), la Romania (65), la Slovacchia (57 per cento), la Bulgaria (con il 52) e Cipro (col 45).
La regione nella quale gli affitti in nero a studenti sono cresciuti di più è, secondo Contribuenti.it, la Lombardia, che ha fatto registrare un incremento del 7,3 per cento rispetto al 2013. Anche il Lazio, però, non scherza: qui le locazioni irregolari o prive di contratto sono aumentate del 6,8 per cento nell’ultimo anno, facendo “guadagnare” alla regione un poco onorevole secondo posto. Terzo in questa certo non lusinghiera graduatoria è il Veneto (+6,7 per cento).
Le regioni nelle quali l’indagine di Contribuenti.it ha segnalato una più contenuta crescita degli affitti in nero a studenti sono, invece, la Campania (+2,2 per cento), l’Abruzzo (+1,6) e il Molise (+1,1 per cento). Aggregando i dati delle varie regioni si è scoperto che a dribblare il fisco è soprattutto il Nord Ovest, dove si concentra il 28,4 per cento del totale degli affitti in nero a studenti. A poca distanza lo seguono il Centro (27,1 per cento) e il Nord Est (26,3 per cento), mentre al Sud ce n’è solo il 18,2 per cento.
Commentando l’indagine, il presidente di Contribuenti.it Vittorio Carlomagno ha sottolineato che “grandi e piccoli proprietari di case affittano solo a nero le case agli studenti universitari, evadendo imposte dirette e indirette”. La soluzione? “Per debellare tale malcostume, basterebbe consentire alle famiglie di poter detrarre integralmente il canone di locazione dalla dichiarazione dei redditi”, ha concluso. Chissà se il suggerimento sarà mai recepito.