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Sono in crescita le immatricolazioni universitarie per l’anno accademico 2024/25. A confermarlo sono i dati ufficiali pubblicati dal Ministero dell’Università e della Ricerca, che ritraggono un sistema accademico in leggera, ma costante, ripresa. Le nuove immatricolazioni segnano infatti un +0,9% rispetto all’anno precedente e un +4,1% rispetto a due anni fa.
Ma, come al solito, dietro l’incremento generale si nascondono degli squilibri significativi, in particolare sul fronte del genere e la scelta del percorso di studi.
Aumento di immatricolazioni, i dati del 2024
Il numero totale delle immatricolazioni nel 2024 raggiunge quota 307.924, superando i 304.920 del 2023 e i 295.660 del 2022. Una crescita graduale e costante, sentimento di rinnovata fiducia verso l’istruzione universitaria, necessaria per la formazione personale e l’accesso al mondo del lavoro.
In questo nuovo traguardo le donne rappresentano la maggioranza degli iscritti, arrivando a quota 176.277 nuove immatricolate, pari al 57,3% del totale. Un incremento significativo, considerando inoltre che le iscrizioni femminili sono aumentate del 2,1% rispetto al 2023 e addirittura del 5,8% rispetto al 2022.
Al contrario, gli uomini segnano un leggero calo, scendendo dello 0,6% rispetto allo scorso anno e dell’1,9% rispetto a due anni fa. Questo dato riflette una tendenza che già si osservava negli ultimi anni e che solleva importanti domande sull’inclusività e l’attrattività del sistema universitario pubblico italiano.
Quali sono le facoltà più scelte dagli studenti?
Tra i corsi di laurea che hanno registrato più immatricolazioni nel 2024, emergono con forza alcuni ambiti:
- Settori economici, giuridici e sociali. Con ben 103.684 matricole, si segna un aumento del 2,6% rispetto al 2023/24, rimanendo una delle prime scelte degli alunni.
- Settori sanitario e agro-veterinario. Con 55.477 iscrizioni, si è registrato un aumento dello 0,5% rispetto all’anno precedente e un balzo del 20,8% rispetto al 2022/23. Un riflesso del crescente interesse per le professioni legate alla salute e all’ambiente.
- Settori artistico-letterari. Qui purtroppo possiamo notare un lieve calo dello 0,6%, anche se le donne continuano a rappresentare il 77% delle immatricolazioni. Nonostante il fascino culturale di questi percorsi, le prospettive occupazionali meno immediate potrebbero influire sulle scelte degli studenti.
A parte è invece il discorso per le discipline STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica), che rappresentano una delle aree strategiche per lo sviluppo economico e tecnologico del nostro Paese. Andiamo a scoprire il perché.
Discipline STEM, ancora poche immatricolazioni per le donne
Le immatricolazioni alle facoltà delle discipline STEM sono passata da 91.625 nel 2022/23 a 92.191 nel 2024/25. Una crescita, che però non vede un aumento delle immatricolazioni femminili. Infatti le donne iscritte a questi corsi rimangono mediamente meno del 40% del totale degli iscritti.
Eppure, secondo i dati sul lavoro, i laureati in discipline STEM registrano alcuni dei migliori tassi di occupazione e retribuzione. Secondo il XXV Rapporto AlmaLaurea, a un anno dalla laurea i laureati STEM sono secondi solo al settore medico-sanitario per probabilità di impiego.
Ecco i tassi di occupazione a un anno dalla laurea:
- Medico-sanitario e farmaceutico 76,5%
- Ingegneria industriale e dell’informazione 75,8%
- Architettura e ingegneria civile 73,8%
- Scientifico 72,1%
- Economico-statistico 71,8%
Le discipline STEM si confermano quindi tra le più efficaci per entrare nel mondo del lavoro, ma nonostante ciò le femmine non riescono ad integrarsi completamente. Questo potrebbe essere dovuto a stereotipi culturali, mancanza di role model (un modello da imitare mancante) e una percezione sbagliata della difficoltà di questi corsi.
Quali sono i settori più retribuiti delle discipline STEM?
Un’altra conferma delle potenzialità delle discipline STEM arriva anche dalle retribuzioni. Infatti, a cinque anni dal titolo, i laureati STEM ottengono tra le più alte retribuzioni tra tutti i corsi universitari. Ecco alcuni dati:
- Ingegneria industriale e dell’informazione: 1.900 euro al mese.
- Architettura e ingegneria civile: 1.850 euro al mese.
- Medico-sanitario e farmaceutico: 1.800 euro al mese.
- Economico-statistico: 1.800 euro al mese.
- Scientifico: 1.750 euro al mese.
Da questi dati possiamo notare la differenza tra ciò che offre il mercato e le scelte che effettivamente fanno gli studenti. Se da un lato è positivo vedere che chi si laurea in discipline STEM ha buone prospettive, dall’altro emerge un bisogno sempre più urgente di un orientamento consapevole fin dall’inizio del percorso accademico.
Il peso dell’orientamento sulle immatricolazioni
I dati pubblicati dal Ministero e da AlmaLaurea, vanno a confermare quanto sia cruciale offrire ai giovani strumenti efficaci per l’orientamento. Sapere quali sono le aree con più opportunità lavorative, conoscere il tasso di occupazione delle diverse facoltà, valutare le proprie attitudini e passioni, faranno la differenza nella scelta del percorso di studi e nella costruzione di una carriera soddisfacente.
In questo contesto, i test di orientamento, le simulazioni dei test di ammissione, i ranking universitari per facoltà e atenei, e le risorse gratuite online (come guide allo studio), rappresentano un supporto concreto per migliaia di studenti ogni anno.
Sul nostro sito, offriamo tutti questi strumenti e risorse, pensati per aiutare gli studenti a fare delle scelte consapevoli e informate.
- test di orientamento
- test di ri-orientamento universitario
- simulazioni test di ammissione (per tutte le facoltà)
- ranking universitario e ranking facoltà
- atenei e accademie (completi di informazioni relative a corsi, news e sedi)
- come studiare con metodo
Immatricolazioni in aumento, forte segnale per il sistema universitario
Il sistema universitario italiano si sta lentamente riprendendo, con un aumento delle immatricolazioni che segna una tendenza positiva. Tuttavia, le sfide non mancano, tra cui il calo delle immatricolazioni maschili, la sottorappresentazione delle donne nelle discipline STEM, le differenze occupazionali e retributive tra i diversi gruppi disciplinari.
Per risolvere queste sfide saranno necessarie delle azioni mirate, come promuovere una maggiore cultura dell’orientamento, uno strumento necessario ai giovani per scegliere il proprio percorso con lucidità e convinzione.
Completare il percorso universitario non solo porta a un semplice titolo, ma rappresenta un investimento, un impegno e, soprattutto, un’opportunità da costruire con intelligenza.


