Finalmente una bella notizia per il mondo della ricerca in Italia. Grazie al decreto emanato dal Miur che approva le graduatorie relative alle proposte degli Studi di fattibilità che erano stati avanzati, per quattro regioni del Sud (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) sono previsti ben 915 milioni di euro, da investire in distretti tecnologici e aggregazioni pubblico-private, da potenziare o creare ex novo.
Tra tutte le domande che erano state presentate, solo 42 sono state quelle ammesse, contro 151 escluse. 526 milioni di euro è la somma che verrà dedicata alla costruzione di nuovi distretti e aggregazioni. Due sono, per l’esattezza, le azioni in cui si muoverà il Miur: i “Distretti tecnologici e relative reti” la prima, a cui verranno dedicati 389 milioni di euro, e “Laboratori pubblico-privati e relative reti” la seconda.
Oltre che dalle risorse nazionali e comunali, l’investimento finanziario è appoggiato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr) e dal Fondo di Rotazione (Fdr). Sul fronte del miglioramento dei Distretti e dei Laboratori, si cercherà di individuare i migliori modelli di aggregazione pubblico-privata esistenti nei territori della Convergenza, cioè delle quattro regioni interessate, valorizzandoli e potenziandoli attraverso interventi di sostegno alle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale.
Ciascun progetto, la cui durata massima è di 36 mesi, dovrà essere superiore ai 5 mln di euro, ma inferiore ai 25 milioni. Per quanto riguarda invece la creazione ex novo degli insediamenti, il dicastero di Francesco Profumo si è rivolto a soggetti economici e scientifici, esortandoli a presentare i cosidetti “Studi di Fattibilità”, che contenessero la definizione degli obiettivi e delle tematiche specifiche, oltre che informazioni sugli aspetti istituzionali e organizzativi per la creazione di nuovi Distretti ad Alta Tecnologia.
I progetti che sono stati accettati sono adesso passati alla seconda fase, che consiste nella negoziazione per la stipula di specifici accordi di programma tra il Miur e le amministrazioni regionali. Nello specifico, 19 sono i progetti che riguardano la Campania, 13 la Calabria, 5 la Puglia e altrettanti la regione siciliana.
L’attenzione per il Meridione il ministro Profumo l’aveva già sottolineata qualche mese fa, in una dichiarazione rilasciata dopo cento giorni dal suo insediamento. In quell’occasione, il ministro aveva anche messo in luce la necessità di accompagnare i giovani lungo la fase di scelta del proprio corso di laurea, intensificando il lavoro dei centri di orientamento al mondo universitario.
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