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Arriva Hold, l’app che ti premia se non usi lo smartphone

da | Mar 2018 | News | 0 commenti

Quante volte a lezione vi siete distratti per controllare l’ultima notifica arrivata sul vostro smartphone? E quante volte mentre studiavate non siete riusciti a concentrarvi perché eravate troppo assorbiti da Instagram o WhatsApp? Per aiutarvi a non cadere in tentazione e restare focalizzati sull’attività che dovreste svolgere adesso c’è Hold. Realizzata dal norvegese Maths Mathisen, Hold è un’app gratuita per sistemi Android che vi “premia” se evitate di usare il telefono.

Meno usate lo smartphone, più punti accumulate su Hold

Ogni volta che avviate Hold parte un timer. Man mano che il tempo passa, se avrete resistito alla tentazione di controllare lo smartphone per verificare messaggi e notifiche, vi saranno assegnati dei punti. Basta tenersi alla larga dal telefono per 20 minuti per accumularne 10. Grazie al bottino di punti accumulati si potranno avere degli sconti su libri o servizi universitari.

Hold può essere scaricata gratuitamente da chiunque sul Play Store di Google. Per poterla usare, però, serve un account Facebook. L’app richiede le autorizzazioni per l’accesso a: telefono, posizione, ID dispositivo e dati sulle chiamate, fotocamera, galleria fotografica, elementi multimediali e file.

Non solo distrazioni, lo smartphone è anche fonte di stress

Il principio alla base di Hold è quello di aiutare gli studenti a non distrarsi. Ma c’è almeno un altro vantaggio nell’utilizzare l’app. Grazie a essa, infatti, ci si può difendere dallo stress associato all’uso dello smartphone, un problema sempre più presente specie tra i giovani. Tanto che ormai esiste una vera e propria patologia, chiamata “nomofobia”. La nomofobia è la paura ossessiva di non riuscire a connettersi alla rete di telefonia mobile, restando isolati dal mondo. La patologia è molto diffusa in Asia e diventa sempre più comune anche da noi, soprattutto nella fascia 18-25 anni. Per aiutare chi ne è affetto in alcune zone del mondo stanno iniziando a nascere perfino cliniche specialistiche dedicate alla disintossicazione dalla dipendenza da smartphone.

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