Anche gli studenti di Harvard si aggiungono alle fila degli indignados di tutto il mondo. E lo fanno contestando con una lettera aperta il professor Gregory Mankiw, una istituzione nell’ambito della teoria economica, autore di libri su cui si sono formate intere generazioni nonché consigliere economico in passate amministrazioni Bush.
Sono una settantina gli studenti che nei giorni scorsi hanno boicottato la lezione di Mankiw, abbandonando il corso di Economia 10 e contenstando il docente con una lettera aperta. “Riteniamo che il corso presenti una visione specifica e limitata della teoria economica, una visione che crediamo contribuisca a perpetuare meccanismi problematici e inefficienti alla base dell’ineguaglianza sociale nella società di oggi”. Agli studenti non va giù che le teorie economiche di Adam Smith siano presentate come più importanti rispetto, ad esempio, a quelle di Keynes. “È un corso che non consente un approccio critico e plurale alla materia: non tutto in economia è così ben definito”.
“L’aumento della disuguaglianza sociale è spesso al centro delle mie lezioni – ribatte il professor Mankiw – e per pura coincidenza questo era anche l’argomento che avrei trattato nel giorno in cui i ragazzi hanno abbandonato l’aula”. Secondo l’economista non ci sarebbe niente di male nello spiegare Adam Smith, uno dei padri dell’economia moderna, che non è certo autore controverso.
Intanto però gli indignados hanno piantato le loro tende anche nel più prestigioso ateneo d’America, aggiungendo un altro tassello alla mappa della protesta mondiale proprio in un luogo simbolo dell’upper class d’Oltreoceano. “Vogliamo una università per il 99 per cento, non una élite per l’1 per cento”, è il motto dei ragazzi di Occupy Harvard (studenti dell’ateneo e non) che da un paio di settimane si sono accampati intorno alla statua di John Harvard. In risposta la blasonata università avrebbe chiuso i cancelli per impedire l’accesso a tutte le persone estranee all’ateneo, ma contro la decisione i campeggiatori indignati hanno promosso una petizioni che ha ottenuto le firme di oltre 100 professori.