I giovani laureati sono sempre più attratti dal lavoro agricolo. Secondo una ricerca svolta da Coldiretti in collaborazione con Ixé, uno dei lavori dei sogni degli under 35 italiani è quello di aprire un agriturismo. Stando ai dati raccolti quasi il 7 per cento delle aziende agricole del nostro Paese hanno titolari con meno di trentacinque anni e, tra questi, ben il 30 per cento ha una laurea. Tramonta quindi, definitivamente lo stereotipo del contadino ignorante e di una certa età.
Le 54.480 aziende con titolari giovani, testimoniano come il richiamo della terra si faccia sempre più sentire tra i ragazzi italiani. E l’aumento del livello di istruzione dei nuovi imprenditori agricoli, che in non pochi casi sono ormai laureati, si accompagna anche a una trasformazione del lavoro. La coltivazione della terra non è più l’unica attività: ad affiancarla c’è soprattutto l’agriturismo. Ma non solo: i “nuovi contadini” sono impegnati anche nella gestione di fattorie didattiche, nella vendita diretta dei prodotti agricoli e animali, e perfino nella loro trasformazione. Cresce, infatti, anche il numero di coloro che si danno alla produzione di formaggio, vino, olio, pane, birra e salumi.
La green economy esercita un fascino potente, perché rappresenta un settore in crescita, nonostante la congiuntura economica sfavorevole. Il merito è anche di Internet, che permette di pubblicizzare la propria attività in modi che prima erano impensabili. A giocare a favore dell’espansione di questo comparto è, però, anche la maggiore attenzione che si ha nei confronti del cibo e della sua genuinità. Da questo punto di vista, i dati Coldiretti-Ixé sottolineano un incremento nelle vendite degli alimenti biologici pari all’8,8 per cento in un anno.
Per questa serie di fattori, l’agricoltura attrae sempre di più i giovani laureati italiani. Dopo anni in cui il mestiere del contadino aveva perso appeal, adesso non sono pochi coloro che desiderano una vita più vicina alla natura. E il sogno numero uno per molti è quello di aprire un agriturismo: è ciò che vorrebbe ben il 54 per cento dei ragazzi del nostro Paese, mentre appena il 21 per cento dichiara di ambire al lavoro in una multinazionale e un misero 13 per cento spera di lavorare in banca. Il 46 per cento degli under 35 lascerebbe addirittura il proprio impiego per diventare imprenditore agricolo, se avesse la possibilità di acquistare un terreno.
