“Non abbandonate l’Italia”, questo il monito del Ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini dopo la lettera di Pier Luigi Celli al figlio. Una volta che il Parlamento avrà approvato la riforma del sistema universitario andrà tutto meglio, ha rassicurato ieri Gelmini, che si trovava a Trieste in occasione dell’inaugurazione dell’acceleratore lineare di elettroni “Fermi”.
Secondo il Ministro, i giovani universitari e ricercatori dovrebbero stringere i denti e non cedere al pessimismo.
Con la riforma ci sarà “un vero ricambio generazionale all’interno degli Atenei, perché la riforma accelera la carriera universitaria, favorisce il ricambio e introduce maggiore trasparenza nei concorsi, anche nella gestione delle risorse” ha detto Gelmini. Insomma, la riforma come antidoto al sistema viziato di reclutamento del personale e come strumento promotore di meritocrazia.
Anche Celli, secondo il Ministro dell’Istruzione, dovrebbe riconoscere al Governo gli sforzi fatti per cambiare gli aspetti più negativi del sistema della formazione dei giovani. A partire dai bilanci degli atenei che dovranno essere trasparenti. “Non è più pensabile – ha detto infatti Gelmini – che i bilanci non siano trasparenti e che si buttino risorse con aumenti di personale amministrativo, a scapito della didattica”