Il gatto è intelligente quanto il cane: anche i mici possono imparare
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Sfatato il mito della superiorità di Fido: il gatto è intelligente quanto il cane

da | Mar 2017 | News | 0 commenti

Una recente ricerca condotta dall’Università di Kyoto fa cadere un mito: il cane non è più intelligente del gatto. La presunta superiorità del primo rispetto al secondo era stata ipotizzata perché fino a ora si credeva che solo i cani fossero dotati di memoria e quindi capaci di imparare. Ma gli studiosi giapponesi hanno dimostrato che anche i mici non sono da meno.

Secondo lo studio dell’Università di Kyoto, che è stato pubblicato sulla rivista Behavioural Processes, pure il gatto è dotato della cosiddetta memoria episodica, ossia la capacità di ricordare un singolo evento specifico. Grazie a questo tipo di memoria è possibile richiamare alla mente il ricordo di un’esperienza positiva, come per esempio aver consumato un cibo gradito. Questo genere di ricordo è tipico anche dell’essere umano e crea quel bagaglio di memorie autobiografiche che rendono ogni individuo sé stesso.

In passato si pensava che i cani ne fossero provvisti e i gatti no, ma i test svolti dai ricercatori giapponesi su 49 felini domestici hanno dimostrato il contrario. A ciascun gatto è stato proposto del cibo diverso in varie ciotole e dopo un intervallo di quindici minuti si è verificato se il micio ricordasse in quale dei diversi contenitori aveva mangiato. E il gatto lo ricordava, eccome.

Questo ha fatto concludere ai ricercatori che anche i felini hanno la memoria episodica, spingendoli ad affermare che potrebbero sfidare gli amici-nemici cani anche in molti altri test d’intelligenza. Ad esempio nel riconoscimento delle espressioni del volto o nelle risposte ai gesti. Anzi, Saho Takagi, la psicologa che ha coordinato lo studio, è convinta che il gatto sia addirittura dotato di una specie di coscienza.

Ciò che è venuto fuori da questo studio di sicuro non sorprende chi condivide la propria vita con un tigre in miniatura. E ogni giorno constata quanto il proprio gatto sia capace di ricordare dove teniamo il suo cibo e dove ha nascosto i suoi giocattoli. Adesso, però, anche la scienza conferma quella che finora era solo un’impressione dei gattofili.

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