Chi si ferma è perduto? Niente affatto! Prendersi un gap year, noto anche come anno sabbatico, non significa necessariamente sprecare del tempo. Dedicare dodici mesi a se stessi può essere molto utile e fruttuoso, se si sceglie di investirli per migliorarsi. Essere liberi da impegni accademici o di lavoro, infatti, consente di avere tempo a disposizione per esperienze in grado di arricchire le proprie competenze e conoscenze. E, di riflesso, anche il proprio curriculum.
A volte concedersi un gap year può anche aiutare a fare chiarezza rispetto a ciò che si vuole veramente, ai propri sogni e ai propri obiettivi. Ma non solo. Se si sceglie di trascorrere il proprio anno sabbatico all’estero, si può migliorare radicalmente la propria conoscenza di una o più lingue e magari vivere anche la prima esperienza lavorativa significativa. Insomma, quella che apparentemente può sembrare una cosa negativa può trasformarsi, invece, in una scelta costruttiva, in grado di dare frutti anche nel lungo periodo.
I momenti nei quali decidere di vivere un gap year possono essere molti. Alcuni optano per un anno sabbatico dopo il diploma, prima di scegliere il percorso universitario o professionale che fa per loro. Altri lo fanno dopo la laurea triennale o quella magistrale, per tuffarsi poi con più sicurezza nel mondo del lavoro. E perché non pensare di concedersi un gap year dopo i test d’ammissione?
Ogni anno decine di migliaia di giovani tentano di conquistare la possibilità di immatricolarsi ai corsi a numero chiuso sostenendo i test, ma sono pochissimi coloro che effettivamente coronano il sogno. In particolare se si guarda alla prova per l’accesso a Medicina. Per quelli che non ce la fanno l’alternativa è iscriversi a un percorso di studi affine e ritentare l’anno successivo. Oppure di rinunciare del tutto, intraprendendo un’altra strada.
In questi casi, scegliere di partire per un gap year all’estero può cambiare le cose in positivo. Nei dodici mesi che si hanno a disposizione c’è tempo per imparare una nova lingua e prepararsi approfonditamente per i futuri test, oppure per migliorare le proprie competenze linguistiche tanto da potersi tranquillamente iscrivere a un ateneo straniero.
Con EF, leader nel settore dei corsi di lingue all’estero, è possibile sfruttare il proprio gap year al meglio, grazie a diversi tipi di corsi che vanno incontro a ogni tipo di esigenza. Ci sono percorsi che permettono di diventare bilingue, con la possibilità di ottenere anche una certificazione della lingua inglese, altri che consentono di fare una prima esperienza lavorativa e altri ancora di prepararsi al percorso universitario o al conseguimento di un master. Con EF è possibile perfino specializzarsi nel lessico di un determinato settore, come quello della moda e del design o quello del turismo e addirittura frequentare un corso multilingue, che consente di viaggiare per il mondo.
Il tempo speso per arricchire se stessi è sempre un investimento e vivere il tuo gap year con EF può rivelarsi quello più remunerativo.