Fondi università per il 2012, le reazioni di Crui e Flc Cgil
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Fondi all’università, per la Crui “boccata d’ossigeno”. Flc Cgil: “Pochi spiccioli”

da | Ott 2011 | News | 0 commenti

Una boccata di ossigeno per il sistema universitario italiano. I quasi 600 milioni in più stanziati dal governo sono stati accolti dai rettori degli atenei italiani, che nei mesi scorsi avevano lanciato l’allarme, come un “segnale di fiducia”. Il presidente della Conferenza dei rettori (Crui), Marco Mancini, ha ricordato che senza questa necessaria integrazione tante università italiane si sarebbero trovate in condizioni ancora più critiche di quelle attuali.

A questo punto, con i 300 milioni di euro che vanno a integrare il fondo di Finanziamento ordinario e i 150 milioni per il diritto allo studio (più 100 per “interventi di sviluppo del sistema” e altri 20 agli atenei non statali), spiega Mancini, i tagli per il 2012 si ridimensionano. I ringraziamenti della Crui per il risultato ottenuto vanno all’impegno del presidente dela Repubblica Napolitano, che come lo scorso anno ha lanciato un accorato appello a non privare le università delle risprse necessarie alla sopravvivenza, e alla “determinazione” con cui il ministro dell’Istruzione Gelmini ha scongiurato la bancarotta di molti atenei.

La titolare del Miur a sua volta ha ringraziato per la sensibilità alle esigenze delle giovani generazioni il presidente del consiglio Berlusconi. Insomma, le reazioni evidenziano che per recuperare i fondi è stata necessaria una manovra di accerchiamento al ministro dell’Economia Tremonti. Gelmini ha rivendicato con orgogli anche l’istituzione di un fondo di 65 milioni (che diventeranno 168 nel 2013) per la valorizzazione dell’istruzione scolastica, universitaria e dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica.

Decisamente meno soddisfatto dei fondi stanziati con la legge di stabilità, il segretario generale della Flc Cgil Mimmo Pantaleo, che non registra inversioni di tendenze e parla di “pochi spiccioli” per università e diritto allo studio, con un’ulteriore penalizzazione per l’istruzione privata. Il sindacato del settore della conoscenza conferma dunque la mobilitazione annunciata da diverse sigle del mondo universitario per il prossimo 11 novembre.

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