fondi ricerca made in italy internazionalizzazione
Il Ministero dello Sviluppo Economico sosterrà, con uno stanziamento pubblico di
2,5 milioni di euro, i progetti del mondo accademico dedicati
all’internazionalizzazione.
L’obiettivo è quello di favorire l’integrazione fra sistema universitario e mondo delle
imprese, incentivando i rapporti delle
Università con i sistemi produttivi locali e i distretti industriali, con gli Enti territoriali ed i parchi tecnologici italiani e stranieri in un’ottica di sistema sempre più integrato tra pubblico e privato e di promozione del
Made in Italy.
Il nuovo bando di finanziamento, disponibile sul sito di
CRUI, è stato presentato lo scorso 21 maggio dal Vice Ministro dello Sviluppo Economico con delega al Commercio Estero, Adolfo Urso, dal Vice Presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, Raimondo Pasquino e dal Direttore Generale dell’ICE, Massimo Mamberti.
“L’accordo con la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane – ha sottolineato il Vice Ministro – si colloca nel quadro di una partnership stipulata dal Ministero che coinvolge anche i vari soggetti partecipanti al processo di
internazionalizzazione delle imprese italiane”.
L’intervento consiste nel
cofinanziamento pubblico del 50% dei costi relativi a progetti proposti dalle Università con la partecipazione di almeno un’impresa italiana, finalizzati all’obiettivo di sviluppare la collaborazione all’estero nel campo della ricerca applicata, dell’innovazione e del trasferimento tecnologico, anche in relazione ad obiettivi consistenti in brevetti o spin-off.
A questo proposito si riferisce un altro strumento, la
griglia di valutazione economica dei brevetti, nato da una precedente convenzione del 2005 da MSE, Crui, e l’Associazione Bancaria Italiana, che ha predisposto uno strumento utile per chi vuole
valorizzare le idee e i progetti soprattutto nell’ambito della ricerca universitaria.
“Dato l’elevato interesse destato dallo strumento presso gli atenei italiani, anche quest’anno abbiamo cercato di soddisfare le richieste della partnership università-imprese – ha concluso il vice Ministro Urso – nella convinzione che le Università si facciano parti attive, consapevoli delle loro responsabilità per lo
sviluppo del sistema produttivo italiano”.