A Firenze presto una sede dell'università cinese di Ningbo
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Presto Firenze sarà sede di un ateneo cinese

da | Ott 2011 | News | 0 commenti

Un’università cinese avrà presto la sua sede a Firenze. Non solo commercio, ristorazione e distribuzione dunque. I cinesi “sbarcano” nel Belpaese anche con le loro eccellenze nel campo dell’istruzione. Entro due anni, infatti, un distaccamento dell’ateneo cinese di Ningbo, all’avanguardia per tecnologia e innovazione, si collocherà in pianta stabile nelle aule dell’edificio attualmente occupato dal tribunale fiorentino, che a sua volta si trasferirà nei nuovi locali del palazzo di giustizia in corso di completamento nel quartiere di Novoli.

Un’operazione di apertura verso un sistema accademico spesso discusso, nuova e allo stesso tempo unica: Firenze sarebbe la prima realtà del Paese a dare vita a un’iniziativa del genere.

Tutto è partito dalla missione diplomatica condotta dall’assessore all’educazione del capoluogo toscano, Rosa Maria Di Giorgi, insieme al consigliere comunale leghista Mario Razzanelli, che di Ningbo è cittadino onorario. Nel corso della missione nel capoluogo cinese, Di Giorgi e Razzanelli hanno avuto incontri col rettore della Ningbo University e alcuni professori, con il vice sindaco Cheng Yuechong e il presidente dell’Università di Ningbo Zhao Fa.

La visita era stata organizzata per portare una copia in bronzo della statua di Dante ospitata in piazza Santa Croce, come dono alla metropoli cinese. Nel corso della due giorni, però, nella repubblica popolare i due rappresentanti del Comune di Firenze hanno avviato l’iter che porterà nel capoluogo toscano una sede della Ningbo University.

A dicembre, come primo passo di questo cammino, sbarcherà in città una prima delegazione. Nel 2012 saranno messe a disposizione due cattedre per due docenti cinesi e arriveranno dalla Cina una ventina di studenti che si stabiliranno a Firenze per seguire le loro lezioni.

Per questi ultimi le spese per studiare in Italia saranno finanziate direttamente dall’ateneo cinese e uno dei successivi step ipotizzati dagli organizzatori dell’iniziativa, che però rimandano la decisione finale a Cristina Giachi, assessore fiorentino all’Università e alla Ricerca, è quella di prevedere per gli studenti italiani degli stage in Cina che consentano di ottenere anche crediti universitari.

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