La decisione fa appello all’applicazione dell’articolo 72 della legge 133 del 2008. Gli organi di governo dell’ateneo, nel novembre scorso, avevano infatti deciso di non concedere “di norma e salvo deroghe eccezionali” la permanenza in servizio ai docenti e ricercatori che avessero superato l’età pensionabile, questo perché hanno come “obiettivi prioritari il riequilibrio finanziario e il rinnovamento del personale”.
Il Senato accademico ha stabilito per questo criteri “precisi e restrittivi” per concedere alcune eccezioni, tenendo presente il contributo al “mantenimento del valore degli indicatori di performance della ricerca scientifica”.
“Con grande dispiacere siamo costretti a dire di no a tutti i colleghi che hanno chiesto di restare in servizio per altri due anni – ha dichiarato il rettore Augusto Marinelli – la decisione assunta va però nella direzione del totale rispetto delle delibere degli organi di governo che prevedevano di norma – ha concluso – la non concessione del mantenimento in servizio”.