Via libera per il
ddl di riforma del sistema universitario, ieri al
Senato la Commissione Istruzione ha terminato l’esame degli
emendamenti che erano stati presentati nei mesi scorsi.
Nelle prossime settimane il disegno passerà in prima lettura in aula, l’approvazione è prevista per i primi di giugno.
Secondo quanto riportato dal
Corriere della Sera i voti favorevoli al ddl sono stati in tutto dodici (da: Pdl, Lega, Gruppo delle autonomie), i contrari nove (Pd), mentre l’Idv si è astenuta.
Forti le critiche del Partito Democratico, in relazione soprattutto alla questione delle
risorse. “Sono stati bocciati tutti gli emendamenti per una riduzione dei
tagli. Per il 2010 c’è incertezza sulla restituzione di 400 milioni derivanti dallo scudo fiscale. Per il 2011 sono previsti tagli per 1,3 miliardi. In questo quadro di risorse, le riforme nel 2011 non staranno in piedi, i contenuti diventano secondari” ha detto
Antonio Rusconi, capogruppo Pd in Commissione Istruzione.
Resta infine la questione dei ricercatori – che in questi giorni stanno guidando la
settimana di mobilitazione, e ieri in
sit-in al Senato affiancati da studenti e docenti -, il ddl, infatti, prevede la scomparsa dei ricercatori a vita e la loro sostituzione con i ricercatori a tempo.