Mettere a punto un ecosistema software capace di integrarsi con i diversi dispositivi presenti in casa, come tablet, smartphone, PC, smart TV, in modo che l’utente possa analizzare i dati di consumo di elettricità – ma non solo, anche gas, acqua e calore – e ottenere utili suggerimenti per comportamenti ecosostenibili nell’utilizzo dell’energia. Tutto ciò, tenendo conto delle variazioni di tariffa offerte dalle varie utilities presenti sul mercato. Questo il progetto perseguito dall’Università di Brescia, grazie anche a un nuovo finanziamento del MIUR.
Tale progetto si colloca tra quelli finalizzati all’innovazione sociale, facenti parte del più ampio programma a sostegno delle idee progettuali per Smart Cities and Communities and Social Innovation, nell’ambito del quale l’Università di Brescia ha già in passato ottenuto l’assegnazione di fondi per le proposte presentate in collaborazione con l’Università di Bergamo, con il Comune di Brescia e con il CNR.
Questa nuova idea è di Stefano Rinaldi, assegnista di ricerca, che ha costituito il team di progetto insieme a Dario Zappa, anche lui assegnista, e ai dottorandi Angelo Vezzoli e Mario Piccinelli. Tutti e quattro i membri del gruppo sono afferenti al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’ateneo bresciano. Alla realizzazione dell’ecosistema software sta partecipando anche Claudio Legena, junior engineer con esperienza nel settore della realizzazione di sistemi di monitoraggio basati su rete GSM e WiFi.
Grazie al finanziamento di 250mila euro da parte del MIUR, verranno creati dei sistemi intelligenti in grado di trasferire i dati attraverso le moderne tecniche di cloudcomputing. In questo modo, non ci sarà nessun supporto fisico ingombrante nelle case degli utenti, ma solo smart plugs (spine intelligenti) attraverso le quali potrà essere valutato il consumo della propria abitazione in modo dettagliato.
Inoltre, l’ecosistema software messo a punto dall’Università di Brescia e meritevole del finanziamento del MIUR consentirà di agire sui consumi direttamente dal terminale. I dati raccolti, infatti, confluiranno su un server dal quale le utilities potranno poi suggerire i comportamenti più adeguati per ottimizzare i consumi e favorire una migliore gestione della intera rete elettrica. Tali comportamenti virtuosi saranno comunicati direttamente sul terminale di casa agli utenti stessi. Di questi dispositivi verranno prima realizzati dei prototipi, che in seguito saranno resi commercializzabili mediante la costituzione di una newco.