“E compreremo un altro esame all’università”. Questo il verso del ritornello di “Vorrei ma non posto”, la canzone di J-Ax e Fedez che fa da sottofondo alla pubblicità di una nota marca di gelati, che ha fatto indignare il mondo universitario. Molti rettori degli atenei italiani, infatti, non hanno gradito il riferimento alla compravendita di esami contenuto nella hit estiva dei due noti musicisti e minacciano un esposto collettivo al Ministero dello Sviluppo Economico, competente in materia di comunicazioni, per chiedere che lo spot non vada più in onda.
Il brano, per la verità, sta avendo un grandissimo successo a prescindere dalla pubblicità, avendo totalizzato più di 16 milioni di visualizzazioni su YouTube e ci si chiede se bloccare lo spot televisivo possa davvero risolvere il problema. I rettori, comunque, non sono intenzionati a retrocedere e accusano la canzone di J-Ax e Fedez di trasmettere un’idea falsa e denigratoria del mondo accademico, dipinto come un sistema nel quale i risultati possono essere ottenuti senza sforzo, previo pagamento. Questo, a dire il vero, ha fatto indignare anche molti studenti, non felici di essere dipinti come fannulloni che “comprano” gli esami.
È anche vero, tuttavia, che la compravendita di esami non è una cosa mai accaduta nel nostro Paese e che la canzone di J-Ax e Fedez ha uno scopo provocatorio. Il brano si sofferma infatti anche su altri scandali tricolori, sottolineando come da noi tutto ritorni e si ripeta ciclicamente come le stagioni.
La reazione dei due musicisti ai commenti dei rettori è arrivata attraverso i social. J-Ax ha parlato di censura, come nei casi di Biagi e Santoro, ai tempi del famoso “editto bulgaro” di Berlusconi, sottolineando inoltre l’ironia di dover spiegare il senso di una canzone a degli accademici. Fedez, invece, ha postato su Facebook un video nel quale ha detto che “gli vien da ridere, perché è come se tutte le persone oneste si fossero risentite per la canzone di Venditti, ‘In questo mondo di ladri'”. Il rapper ha poi aggiunto che trova molto più preoccupante la mancanza di libertà d’espressione garantita agli studenti testimoniata dall’episodio avvenuto qualche tempo fa all’Università di Catania, dove un ragazzo è stato zittito dal suo rettore mentre stava incalzando il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi, in visita presso l’ateneo, con domande stringenti.
Come finirà la querelle è ancora presto per dirlo, ma c’è da scommettere che il successo della canzone di J-Ax e Fedez non potrà che aumentare in seguito alle polemiche.