Certo non basterà a placare del tutto l’ansia, ma di sicuro la pubblicazione degli esiti dei test d’ammissione 2015 – che inizia oggi con quelli di Medicina e Chirurgia e Odontoiatria, e proseguirà domani con Veterinaria e dopodomani con Architettura – darà qualche indicazione in più agli studenti che nei giorni scorsi hanno sostenuto le prove per l’accesso ai corsi di laurea a numero programmato a livello nazionale.
I candidati potranno visionare i risultati in forma anonima sul sito http://accessoprogrammato.miur.it/2015/index.html e, grazie all’identificativo assegnato loro il giorno dell’esame, risalire al proprio punteggio, così da iniziare a farsi un’idea di ciò che potrebbe attenderli quando, il 7 ottobre prossimo, saranno rese note le graduatorie nazionali.
Per coloro che avessero dimenticato il numero identificativo che gli era stato assegnato, invece, ci sarà da attendere un po’ di più per sapere gli esiti dei test d’ammissione 2015: sarà il 2 ottobre la data da segnare sul calendario in questo caso. In quel giorno saranno pubblicati i risultati di ciascun candidato sul portale UniversItaly e ogni studente potrà consultare il proprio elaborato e la propria scheda anagrafica.
Dopodiché, archiviati gli esiti dei test d’ammissione 2015, a quanti avranno raggiunto almeno il punteggio minimo richiesto (20 punti) non resterà che aspettare a dita incrociate, sperando di essere inclusi tra coloro che potranno immatricolarsi per l’anno accademico 2015-2016. Con la pubblicazione delle graduatorie nazionali gli studenti non scopriranno solo se possono continuare a coltivare il proprio sogno professionale o se debbano rassegnarsi a rinunciarvi (o a ritentare l’anno prossimo la scalata al successo), ma sapranno anche in quale sede universitaria potranno iscriversi.
Quel che è certo già da adesso, ad ogni modo, è che la pubblicazione degli esiti dei test d’ammissione 2015 fornirà nuovi e più concreti elementi per polemiche e possibili ricorsi contro le irregolarità nello svolgimento delle prove, che sono state prontamente denunciate in diverse università su tutto il territorio nazionale. Gli avvocati delle associazioni studentesche stanno già scaldando i motori.
