Le emozioni condivise su Facebook sono contagiose
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Studio americano rivela: “Le emozioni che condividiamo su Facebook sono contagiose”

da | Mar 2014 | News | 0 commenti

Le emozioni che comunichiamo agli altri tramite gli status di Facebook sono contagiose, ancora di più se positive. A rivelarlo è uno studio americano condotto dalla University of California e pubblicato sulla rivista scientifica Plos One. “I nostri risultati – dichiara James Fowler, autore principale della ricerca – mostrano che le espressioni emotive si diffondono online, e anche che le espressioni positive si propagano molto più in fretta di quelle negative”. Quello che si verifica è un vero e proprio trend a cascata.

Per giungere alla conclusione che le emozioni condivise su Facebook sono contagiose, gli studiosi americani hanno analizzato oltre un miliardo di aggiornamenti di stato anonimi, scelti a caso tra più di cento milioni di utenti americani che fanno uso del più famoso social network al mondo. E questo per oltre mille giorni, tra gennaio 2009 e marzo 2012, prendendo principalmente in considerazione le cento città più popolate degli Stati Uniti. Per riuscire a misurare il contenuto emotivo di ogni post, hanno fatto ricorso a un software particolare chiamato Linguistic Inquiry Word Count.

Poi, per trovare una correlazione tra gli status, i ricercatori americani hanno deciso di considerare come variabile casuale il brutto tempo, constatando che la pioggia è in grado di far aumentare dell’1,16 per cento il numero dei post negativi e di far diminuire dell’1,19 per cento quelli positivi. Non solo, le cattive emozioni di chi vive in un posto in cui piove possono comportare cambiamenti d’umore anche negli amici che vivono in città dove c’è tempo bello: in particolare, durante lo studio, si è osservato che uno status negativo aumentava del 1,29 per cento il numero di post negativi tra i propri amici, mentre uno positivo comportava un aumento dell’1,75 per cento.

“La nostra ricerca – spiega Fowler – suggerisce che le persone non solo scelgono altre persone a loro simili con cui socializzare, ma anche che essi effettivamente causano dei cambiamenti nell’espressione delle loro emozioni”. E non è escluso che le emozioni condivise su Facebook possano essere ancora più contagiose di quanto finora rilevato: “Nel nostro studio abbiamo dovuto escludere gli effetti dei post sugli amici che vivevano nelle stesse città”, spiega l’autore principale. Se si riuscissero a misurare anche le relazioni tra queste persone più vicine, probabilmente si osserverebbe un contagio ancora più forte.

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