La migliore facoltà di Economia si trova all’Università di Padova: lo rivela la classifica Censis-Repubblica 2012, che ha confermato la posizione di leadership dell’ateneo veneto ottenuta nella graduatoria del 2011. Il punteggio medio riportato, pari a 102,5, è il frutto degli ottimi voti registrati in tutti i parametri: produttività (109), rapporti internazionali (110), ricerca (98) e didattica (93).
Secondo e terzo posto sono occupati dall’Università di Trento, che con 98,5 punti sale di tre posizioni rispetto al 2011, e da quella di Siena, che invece riconferma la sua posizione dell’anno scorso, con un punteggio 97,5. Al 4°, 5° e 6° posto della classifica Censis 2012 delle facoltà di Economia troviamo l’Università di Pavia, che perde 2 posti rispetto al 2011, l’Università di Venezia, che ne guadagna ben 11, e l’Università di Modena e Reggio Emilia.
Il centro della classifica è occupato dall’Università Tor Vergata di Roma, da quelle di Parma, Bologna e Bergamo, dalla Politecnica delle Marche, dall’Università del Piemonte Orientale, dalle università di Trieste, Urbino, Udine, Verona, Brescia, Pisa, Genova, Ferrara, Firenze, Sassari e Torino. Ancora più in basso troviamo l’Università di Perugia e quelle di Milano-Bicocca, Macerata e Cagliari, l’Università della Calabria, quella di Roma Tre, le università di Cassino, dell’Insubria, del Sannio e del Salento, la Federico II di Napoli, l’Università di Chieti, la Sapienza di Roma, l’Università di Bari, quella del Molise, gli atenei di Messina, Salerno e Catania e la Tuscia di Viterbo.
Le ultime della classifica Censis 2012 delle facoltà di Economia sono l’Università di Napoli Parthenope e gli atenei di Foggia e di Palermo, con punteggi rispettivi di 75,3, 74,5 e 72,8.
L’identikit del laureato in Economia. L’indagine Almalaurea condotta nel 2011 sui laureati di primo livello rivela che prevalgono le donne (63 per cento), provenienti da studi superiori essenzialmente tecnici (44 per cento) o scientifici (nel 36,5 per cento dei casi). Molti sono gli iscritti in regola con gli esami da sostenere (il 36,5 per cento) anche se non mancano i fuori corso di almeno un anno (il 25,9 per cento).
Gli sbocchi lavorativi. Numerose sono le prospettive occupazionali offerte dalla laurea in Economia, che si rivela ancora come uno dei titoli maggiormente richiesti dal mercato del lavoro. In particolare, si può scegliere tra le professioni più tradizionali come il dottore commercialista, il funzionario di banca, l’analista finanziario, il revisore di bilancio, il gestore di fondi, il giornalista economico oppure il broker assicurativo. Una delle novità più recenti è l’aumento di neolaureati interessati alla carriera imprenditoriale, mentre un altro sbocco da non sottovalutare è costituito dall’insegnamento nella scuola media superiore.
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L’Unimore ha conferito la Laurea Magistrale honoris causa in Ingegneria Gestionale a Paolo Mongardi, Presidente di SACMI. La cerimonia, svolt...
Messina sta emergendo….si smentisce anno dopo anno la diceria “economia e passeggio” … la serietà dei docenti ci invoglia a sudarcela
eheeh…era l’ora che emergesse…dopo tutti gli scandali degli ultimi 10 anni…
Chi dice che ad Economia a Messina non si fa niente………………..non ha proprio capito un cxxxo!
chi dice che a economia a messina non si fa niente evidentemente ha visto altre universitá in italia. parola di un siciliano che studia a padova
tra Economia aziendale a catania e messina, qual’è la migliore ?