Si comincia. Partirà domani con il test d’ammissione per le professioni sanitarie 2015 il ciclo delle prove di selezione per i corsi di laurea a numero programmato a livello nazionale. Per l’anno accademico 2015-2016 il MIUR ha autorizzato 25.522 posti per le lauree afferenti alle classi SNT/1, SNT/2, SNT/3 e SNT/4, posti che i candidati si contenderanno partire dalle ore 11.00, quando in contemporanea in tutte le sedi sarà distribuito agli studenti il temuto questionario.
Il test d’ammissione per le professioni sanitarie 2015, come nel passato, prevede che ciascun ateneo prepari una propria prova, la quale dovrà però basarsi sugli argomenti specificati dal ministero con apposito decreto. Un altro punto sul quale non sono ammesse variazioni tra le varie sedi è la durata della prova, che sarà di 100 minuti.
Per il test d’ammissione per le professioni sanitarie 2015 ci sarà un numero di aspiranti inferiore rispetto a quanto accaduto negli altri anni, con un calo di iscritti che in molte sedi è stato compreso tra il 6 e il 20 per cento. In particolare, sono diminuite le domande inoltrate presso Pavia, Parma, Ferrara, Siena, La Sapienza, Tor Vergata, L’Aquila, Messina, Sassari, Cagliari e l’Università del Piemonte Orientale. Oltre alla crisi, che ha portato a una riduzione del reddito delle famiglie, che in molti casi non possono più permettersi di pagare l’università ai figli, il fenomeno si può spiegare in parte con le crescenti difficoltà incontrate dai laureati nel trovare lavoro.
Solo pochi anni fa, le lauree delle professioni sanitarie erano tra le più richieste e i livelli di occupazione erano elevatissimi, ciò rendeva questi percorsi di studio particolarmente attraenti e le aspiranti matricole crescevano di anno in anno. Col risultato che la selezione diventava particolarmente dura, cosa che quest’anno potrebbe essere un po’ meno vera. Certo, anche il test d’ammissione per le professioni sanitarie 2015 sarà molto selettivo e deluderà le aspettative della maggioranza dei candidati, che non riusciranno a conquistare l’agognato posto, ma la percentuale di successo stavolta è meno sfavorevole che in passato. Il corso più ambito? Come sempre è Infermieristica, che resta in cima ai sogni degli studenti.