È un no bipartisan quello pronunciato degli studenti dell’Università di Torino, che sono insorti contro lo stop al volantinaggio e ai banchetti politici di propaganda elettorale per le prossime elezioni universitarie.
La contromisura adottata dal Rettore Ezio Pellizzetti in seguito agli scontri dell’ultima settimana a Palazzo Nuovo deve ancora essere ratificata dal Senato accademico, ma le attività di campagna elettorale sono già state vietate.
I rappresentanti di tutte le liste elettorali sono contrari al provvedimento, in particolare quelli che si ritengono estranei agli scontri, come gli studenti dell’Udu (unione degli universitari, area di sinistra), che definiscono il provvedimento “antidemocratico, che lede la rappresentanza e l’informazione degli studenti”.
E mentre gli studenti del Collettivo autonomo rifiutano di aderire ad un provvedimento simile “non abbiamo mai chiesto l’autorizzazione del Rettore per fare volantinaggio in ateneo e mai lo faremo, e gli spazi che abbiamo conquistato lo scorso autunno non li lasceremo”, i ragazzi del Fuan dichiarano invece che “se sarà approvata questa nuova regola noi la rispetteremo come abbiamo sempre fatto” , facendo tuttavia notare che “non si capisce come il Rettore intenda farla rispettare visto che ancora oggi il Collettivo autonomo raccoglieva consensi per la liberazione dell’arrestato di lunedì scorso e denaro per pagargli le spese legali”.
Il Rettore Pellizzetti ha risposto alle proteste spiegando che non vi è intenzione di oscurare la campagna elettorale, e che il confronto fra idee è prioritario per l’università, ma “non vogliamo che si verifichino altri scontri. Metteremo a disposizione gazebi all’esterno, ma nessuno potrà causare scompiglio dentro”.