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Diventare interprete

da | Dic 2010 | Come diventare... | 0 commenti

Identikit dell’interprete

Diventare interprete significa acquisire conoscenze approfondite e specifiche di una o più lingue straniere. A differenza del traduttore, l’interprete si occupa di traduzioni orali e non scritte, per questa ragione è importante non solo una base linguistica, ma anche culturale del paese o dell’area di riferimento, essendo importante anche conoscere la gestualità  e la scioltezza della lingua parlata. Per diventare interprete non esistono dei requisiti regolati per legge, tuttavia è prassi consolidata la frequenza di alcune scuole e corsi di laurea mirati.

 

Formazione

Per diventare interprete è quindi necessaria competenza specializzata e certificata, che si può ottenere attraverso diversi canali.Una strada possibile è quella di iscriversi a dei corsi di laurea triennale in lingue e letterature straniere, o come sono più spesso denominati, in “Mediazione linguistica e interculturale”, oppure ci si può iscrivere alle scuole superiori per traduttori e interpreti, che sono comunque istituti universitari o para-universitari.

Esse forniscono una formazione specializzata nelle laurea magistrali, diramate per diventare interprete o diventare traduttore. Le migliori in Italia sono considerate dall’opinione comune quelle di Forlì e di Trieste. Una occasione prestigiosa di formazione viene data inoltre dalle istituzioni comunitarie, che mettono a disposizione dei tirocini per diventare interprete al Parlamento Europeo.

Al contrario di alcune professioni come ad esempio avvocati o commercialisti, per diventare interprete non viene richiesta l’iscrizione ad un albo professionale, come avviene tuttavia anche in altri paesi europei ed extraeuropei. Per questo si sono costituite alcune associazioni senza scopo di lucro per promuovere, tutelare e orientare la professione di interprete e traduttore, come ad esempio la AIIC (federazione internazionale), AITI e Assointerpreti.

Curiosità

La definizione di diventare interprete, spesso confusa con il concetto di traduttore, viene chiarita solo a metà del 900 quando si iniziò a distinguere la figura di un mediatore orale. Il primo corso di laurea per diventare interprete è stato istituito in Germania nel 1887 all’Università di Berlino,  in considerazione dell’espansione dell’Impero Tedesco.

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