È arrivato anche per le facoltà umanistiche il momento della verità: dopo quelle dedicate alle scienze naturali, alle discipline mediche e a quelle tecniche, QS stila infatti la classica delle eccellenze a livello mondiale nelle materie umanistiche. La vetta del ranking, a dire il vero, non riserva particolari sorprese con le solite Harvard, Berkeley, Oxford, Cambridge e Yale schierate a ribadire la propria supremazia.
E tuttavia, a scardinare il primato delle anglo-americane, si insinua nella top ten la Australian National University che si piazza al sesto posto in lingue moderne, filosofia e geografia (al decimo in linguistica), mentre l’Università di Toronto primeggia in filosofia (settima posizione) e in lingue moderne (decima posizione). L’Università Nazionale di Singapore eccelle invece in Geografia, piazzandosi ai margini della top ten.
Pur non riuscendo a spodestare i grandi “brand” accademici dalle vette delle classifiche, l’Italia in campo umanistico si difende, soprattutto grazie all’Università di Bologna e alla Sapienza di Roma, che insieme ad altre 5 università nostrane entrano tra le prime 200 università del mondo in questo ambito. L’Alma Mater fa la parte del leone, piazzandosi al 42esimo posto nelle lingue moderne e al 48esimo in storia (oltre che tra la 100esima e la 150esima posizione in ambito geografico), mentre la Sapienza insegue, piazzandosi tra la 51esima e la 100esima posizione in lingue e storia, entro le prime 200 in geografia.
In ambito filosofico, in Italia a primeggiare è l’Università di Padova (fra le prime 150 al mondo), che si distingue anche in linguistica, piazzandosi tra la 51esima e la 100esima posizione, e in lingue moderne tra le prime 150 a pari merito con Pisa. Sempre in Toscana, anche l’ateneo di Firenze guadagna un posto in classifica, tra le prime 150 università del mondo in geografia e tra le prime 200 in lingue moderne, mentre l’ateneo di Siena fa capolino nel ranking di storia, tra la 101esima e la 15esima posizione. L’Università Cattolica del Sacro Cuore, infine, eccelle in filosofia piazzandosi tra le prime 200 al mondo.
Sette dunque gli atenei che, secondo QS, fanno onore all’Italia in un settore che per tradizione storica e culturale dovrebbe vederci protagonisti. “Bologna conferma la propria reputazione”, spiega Ben Sowter, responsabile della divisione ricerca di Qs che sottolinea purtroppo come la tradizione culturale italiana risenta della competizione internazionale con università di paesi dove la lingua è l’inglese. “Inoltre – continua Sowter – anche se le scienze umanistiche non producono molta ricerca, per molte discipline questa è un aspetto fondamentale dell’attività universitaria e in Italia non è sufficientemente finanziata sia a livello pubblico che privato”.